Almeno 500 i partecipanti alla manifestazione in Piazza Cittadella contro l’abbattimento dei 15 alberi a ridosso dell’ex biglietteria. Il cantiere per la realizzazione del nuovo parcheggio interrato, allestito in questi giorni, ha fatto da cornice ad una giornata particolare, con diversi spunti. E da tempo a Piacenza non si vedeva una mobilitazione di questo tipo.
Associazioni, residenti, cittadini, un insieme eterogeneo ha occupato la piazza per ribadire un’idea di città che passa anche attraverso questi alberi e la loro sorte, che appare ingiusta e senza senso. Un destino minacciato dalle motoseghe, ma forse non del tutto segnato.
La sindaca Tarasconi, notizia di oggi, apre, quantomeno ad un confronto “C’è stato un contatto oggi;la prossima settimana ci sarà un incontro pubblico, la sindaca e la giunta hanno infatti dato la disponibilità per un confronto diretto”. Lo anticipa Laura Chiappa, di Legambiente Piacenza, che insieme a Italia Nostra, FATe Piacenza e il Laboratorio Popolare della Cultura e dell’Arte ha organizzato la protesta e la manifestazione di oggi.
LA CARICA DEI 500 E LE 4800 FIRME Chi lo avrebbe mai detto? In una giornata ancora torrida, sono stati in tanti a prendere parte ad una manifestazione organizzata in poche ore. I segnali di una partecipazione importante, nei numeri e nella rappresentanza, c’erano già stati a partire dai consensi raccolti sui social e dalle adesioni alla petizione lanciata on line, che continua a crescere e che ha raggiunto quasi quota 5000. Mentre si aspetta l’esito del ricorso in Tribunale, con udienza fissata per il 10 settembre.
Qualcuno é uscito prima dal lavoro, altri sono rientrati dalla campagna per poterci essere, tutti sono lì per ascoltare ma soprattutto per lanciare un segnale a chi deve decidere. E non manca nemmeno il girotondo finale, un abbraccio simbolico, questa volta davvero, a questi alberi, sempre più protagonisti.
Ancora prima del girotondo, per circa un’ora, un clima di determinazione e di energia positiva ha caratterizzato gli interventi dei rappresentanti delle associazioni promotrici. Nessuna tensione, con la zona presidiata in modo massiccio dalle Forze dell’Ordine.
E si guarda ai prossimi giorni; quella che sta arrivando sarà un’altra notte di veglia e di presidio. Una staffetta di sentinelle che proseguirà fino a quando non si avrà la certezza di un dietrofront rispetto al proposito di abbattere gli alberi. O comunque fino a quando questa storia non finirà.
ADESIONE BIPARTISAN Politicamente una situazione inconsueta, diciamo non frequente. Alla manifestazione in Piazza Cittadella si notano volti noti di movimenti della sinistra piacentina, quantomeno di partiti che si collocano in quell’area, ambientalisti convinti, ma accanto a loro anche esponenti del centro-destra, consiglieri comunali di opposizione, simpatizzanti di forze moderate. Idee, più che ideologie, per una volta, li tengono uniti, magari con intenti finali diversi, ma in sintonia circa la necessità di portare avanti questa battaglia. E di farlo con un risultato immediato. Salvare gli alberi, rivedere il progetto, valorizzarlo inserendo più attenzione al verde, dare ascolto a quello che buona parte della città sta chiedendo da tempo.
Il girotondo finale, chiude una giornata concitata, ma di grande soddisfazione. Applausi, incitazioni, sostegno esplicito. Gli organizzatori non potevano sperare in qualcosa di meglio. Hanno chiesto un segnale alla città e Piacenza ha risposto. E siccome accade raramente, quella di oggi é già, comunque vada a finire, una pagina di storia che nessuno, soprattutto chi amministra o si propone di farlo, dovrà dimenticare.