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Economia e banche. Ne parliamo con il Prof. Ruozi, ex Rettore della Bocconi

“Le banche non sono tutte uguali e dunque anche i rischi per i risparmiatori sono profondamenti diversi. Un concetto per nulla scontato ma che raramente viene valutato, nel contesto di generale diffidenza verso il sistema bancario che si respira oggi; ostilità e diffidenza che, certo, non stupiscono più di tanto.”

A dirlo é il Prof. Roberto Ruozi, laureato nel 1961 all’Università “Luigi Bocconi”, di cui è stato anche Rettore e ancora prima professore di Economia degli intermediari finanziari, docente presso diversi altri atenei, da Parigi a Siena, da Ancona a Parma (il curriculum è lungo e prestigioso) ospite lunedì prossimo, 16 gennaio, del Rotary Piacenza. Raggiunto telefonicamente, con grande disponibilità e con sintesi efficace che gli deriva anche dalla sua attività di giornalista, ci ha anticipato qualcosa della relazione che presenterà ai soci del club guidato da Eleonora Savi.

“Ci sono banche che effettivamente meritano il biasimo collettivo – precisa Ruozi- ma non bisogna generalizzare. Ci sono istituti che invece, tuttora, vanno bene, nonostante le tante difficoltà che si trovano ad affrontare”

Quali sono queste difficoltà?

“Almeno due tipi di problemi: uno interno che le banche devono affrontare da sole e che riguarda aspetti di organizzazione/riorganizzazione di un sistema che sta cambiando in fretta.”

Gestione delle risorse umane, dunque, degli sportelli, dei prodotti bancari da conciliare con nuove tecnologie e velocità di servizi che la clientela sempre di più si aspetta, solo per fare un esempio.

“L’altro-prosegue Ruozi- è invece un problema ambientale, di cui le banche subiscono gli effetti. L’andamento dell’economia reale, i tassi d’interesse e la legislazione sono aspetti rispetto ai quali gli istituti bancari possono fare ben poco”

“Le banche quindi- aggiunge Ruozi- sono soffocate da un clima ossessivo, poco realistico e che impedisce l’elasticità di cui avrebbe bisogno tutto il sistema”

La soluzione ai problemi delle banche buone è tutta interna, dunque; più complesso invece, è l’intervento su istituti dissestati, con percorsi e scelte da valutare con attenzione e cautela. Alla fine della filiera ci sono i risparmiatori, a cui va il consiglio, appunto, di non generalizzare, ma di fare gli opportuni distinguo per arrivare ad individuare serenamente e consapevolmente rischi e opportunità e per recuperare la fiducia nei confronti di quelle banche che, effettivamente, ancora la meritano.

Il professore Roberto Ruozi sarà dunque ospite del Rotary Piacenza con un intervento che merita attenzione e che interessa tutti. Un contributo che arriva da uno studioso che vanta un curriculum prestigioso e che è anche membro onorario del Rotary club Milano Aquileia di cui è stato a lungo socio effettivo e presidente. Curiosità, che serve a completare il suo profilo: Ruozi è anche Presidente della Casa di riposo per musicisti Fondazione Giuseppe Verdi. In tale veste ha partecipato, come relatore, ad un convegno organizzato dalla Banca di Piacenza a Palazzo Galli, nel mese di novembre scorso.

 

Mirella Molinari
Mirella Molinarihttps://www.piacenzadiario.it
Mirella Molinari è una giornalista piacentina. Per 15 anni Direttore del Telegiornale di Teleducato Piacenza, è stata la prima donna a Piacenza alla guida di una redazione televisiva e una delle prime telereporter piacentine in grado di realizzare riprese e montaggi video. E proprio nel panorama della tv piacentina ha portato uno stile del tutto nuovo, più spontaneo e vero. E’ sua l’idea di un format di successo, come “Per la strada”: storie di vita vissuta, interviste girate tra le gente, nei bar all’aperto e nei luoghi simbolo della città. Come Direttore del Tg ha coordinato e condotto, oltre a due edizioni di news quotidiane, dirette elettorali, confronti politici, programmi di approfondimento e attualità come “Diario” e “Piacenza Europa”, di cui ha firmato centinaia di puntate. Responsabile anche del sito di Teleducato Piacenza fino al 2014, dal 2015 gestisce e coordina, insieme alla figlia, Laura Parmeggiani, il blog Piacenza Diario. Anche in questo caso, un primo esempio di approfondimento più vicino ai temi della gente, con lo scopo di raccontare storie vere e di raccogliere opinioni e commenti lontani da stereotipi omologati. Laureata in lettere e diplomata in pianoforte , Mirella Molinari è anche insegnante di musica e, sempre per la tv, ha curato programmi di divulgazione culturale/musicale. Tra i più apprezzati: “Scena e retroscena”, dedicato alla stagione lirica piacentina, con interviste, anticipazioni ed esclusivi “dietro le quinte” , ma anche le dirette delle prime del Municipale di Piacenza. Tra le tante, memorabile la 400esima recita di Rigoletto per Leo Nucci, condotta in diretta e in esclusiva da Mirella Molinari, nel 2008, per Teleducato. Ha curato documentari storici tra cui quello dedicato alla congiura farnesiana, in collaborazione con la Banca di Piacenza, “Margherita d’Austria, Duchessa dimenticata” e, ancora per la Banca di Piacenza, due documentari dedicati a restauri in San Sisto e presso la Collegiata di Cortemaggiore. Convinta della necessità di dare spazio ai giovani, ha ospitato in redazione decine di ragazzi, per una prima esperienza giornalistica. Ha coordinato e firmato il primo Tg realizzato da studenti, con il progetto triennale di videogiornalismo scolastico, in collaborazione con il Liceo Artistico Cassinari di Piacenza.
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