HomeAttualitàRegione. Smart working, Tagliaferri FdI "Una sperimentazione che aumenta dubbi"

Regione. Smart working, Tagliaferri FdI “Una sperimentazione che aumenta dubbi”

Maggiore efficienza e flessibilità e migliore bilanciamento delle esigenze di vita e lavoro.

Queste in sintesi le finalità che la Regione Emilia-Romagna si proporrebbe, quale capofila del progetto VeLa (Veloce Leggero e Agile; Smart Working per le PA) che dal 4 giugno al 30 novembre 2018 coinvolgerà un centinaio di dipendenti.

La sperimentazione non convince il consigliere regionale Giancarlo Tagliaferri (FDI), che in assemblea ha chiesto alla Giunta chiarimenti, soprattutto per quanto riguarda le modalità applicative.

Allo smart worker «viene riconosciuto un orario standard di 7 ore e 12 minuti, pari a quello ordinario regionale, ma può beneficiare di un’ampia flessibilità basata su un rapporto “consapevole e di fiducia tra le parti”. Ha inoltre la possibilità di gestire le sue giornate sulla base delle proprie esigenze organizzative e/o personali, e viene “controllato” esclusivamente tramite “la gestione dello “stato” su Skype for business».

Tagliaferri ha ricordato come «solo pochi mesi fa la Giunta è finita agli onori delle cronache per fenomeni di assenteismo che hanno visto coinvolti alcuni dipendenti di una sede decentrata. La risposta all’affaire “Tapiro” è stata l’introduzione di modalità di controllo rigidissime, stile “Grande Fratello” di Orwell e ora, per cento dipendenti, ci si affida ad un pallino verde a monitor. Mi sembra francamente un comportamento che rasenta la schizofrenia, politica, s’intende ».

Un altro comfort riconosciuto al lavoratore agile è l’individuazione di uno o più luoghi di lavoro, in relazione alle sue necessità di conciliazione vita-lavoro. Prevalentemente dovranno essere utilizzati spazi di coworking della RER o di altre Amministrazioni, spazi chiusi privati (in primo luogo il proprio domicilio abituale, ma non esclusivamente) e, solo occasionalmente, spazi aperti. «Quindi», ha commentato ironicamente Tagliaferri, «se la necessità del dipendente dovesse essere quella di lavorare in spiaggia, nessuno potrà impedirgli di farlo.

Ancora più inopportuna risulta la dotazione messa a disposizione dalla Regione: uno zainetto porta- computer “brandizzato”, con il quale il nostro beneamato dipendente potrà comodamente recarsi in spiaggia o in piscina e risultare comicamente fuori luogo.

La Regione tra l’altro», ha continuato Tagliaferri, « già possiede forme di conciliazione vita-lavoro, la principale è costituita dal Telelavoro. Questa modalità lavorativa può essere applicata a particolari esigenze come ad esempio il sostegno del congedo parentale, la cura di genitori anziani o situazioni che rendono per un determinato periodo difficoltoso il percorso fino all’ufficio, come la riabilitazione dopo un intervento, ecc…

Per accedere al Telelavoro vengono richiesti ben precisi standard dell’abitazione, a volte talmente rigidi da precluderne l’utilizzo. Quindi sorge spontanea una domanda: perché non condurre una eventuale sperimentazione dello smart working proprio su questi dipendenti ?

Infine, ma non meno importante, il costo di tutto ciò, che ancora non è stato reso noto. La Regione», ha concluso Tagliaferri, «stringe giustamente i cordoni della borsa, benchè solo in alcuni settori. Agli smart worker, oltre al simpatico zainetto logato, verranno dati in dotazione anche: un portatile ultraleggero con monitor da 13,3 pollici, cuffie stereofoniche ad alta definizione con microfono integrato, smartphone da 5,5” con 20gb/mese per traffico dati.

Insomma, le perplessità non mancano, anche per questo l’Assemblea su mia proposta non ha aderito alla sperimentazione, riservandosi di valutare gli esiti della stessa avviata dalla Giunta»..

 

 

 

Mirella Molinari
Mirella Molinarihttps://www.piacenzadiario.it
Mirella Molinari è una giornalista piacentina. Per 15 anni Direttore del Telegiornale di Teleducato Piacenza, è stata la prima donna a Piacenza alla guida di una redazione televisiva e una delle prime telereporter piacentine in grado di realizzare riprese e montaggi video. E proprio nel panorama della tv piacentina ha portato uno stile del tutto nuovo, più spontaneo e vero. E’ sua l’idea di un format di successo, come “Per la strada”: storie di vita vissuta, interviste girate tra le gente, nei bar all’aperto e nei luoghi simbolo della città. Come Direttore del Tg ha coordinato e condotto, oltre a due edizioni di news quotidiane, dirette elettorali, confronti politici, programmi di approfondimento e attualità come “Diario” e “Piacenza Europa”, di cui ha firmato centinaia di puntate. Responsabile anche del sito di Teleducato Piacenza fino al 2014, dal 2015 gestisce e coordina, insieme alla figlia, Laura Parmeggiani, il blog Piacenza Diario. Anche in questo caso, un primo esempio di approfondimento più vicino ai temi della gente, con lo scopo di raccontare storie vere e di raccogliere opinioni e commenti lontani da stereotipi omologati. Laureata in lettere e diplomata in pianoforte , Mirella Molinari è anche insegnante di musica e, sempre per la tv, ha curato programmi di divulgazione culturale/musicale. Tra i più apprezzati: “Scena e retroscena”, dedicato alla stagione lirica piacentina, con interviste, anticipazioni ed esclusivi “dietro le quinte” , ma anche le dirette delle prime del Municipale di Piacenza. Tra le tante, memorabile la 400esima recita di Rigoletto per Leo Nucci, condotta in diretta e in esclusiva da Mirella Molinari, nel 2008, per Teleducato. Ha curato documentari storici tra cui quello dedicato alla congiura farnesiana, in collaborazione con la Banca di Piacenza, “Margherita d’Austria, Duchessa dimenticata” e, ancora per la Banca di Piacenza, due documentari dedicati a restauri in San Sisto e presso la Collegiata di Cortemaggiore. Convinta della necessità di dare spazio ai giovani, ha ospitato in redazione decine di ragazzi, per una prima esperienza giornalistica. Ha coordinato e firmato il primo Tg realizzato da studenti, con il progetto triennale di videogiornalismo scolastico, in collaborazione con il Liceo Artistico Cassinari di Piacenza.
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