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Conservatorio, pronti tra un mese gli spazi di XNL per elettronica e jazz. La pres. Arvedi “Disponibile per un secondo mandato”

E’ il tema degli spazi il nodo cruciale del Conservatorio Nicolini, l’ambito che più ha impegnato in questi anni la presidente Gianna Arvedi. In carica da giugno 2020, vicina alla scadenza del terzo anno e pronta ad accettare un nuovo mandato se le verrà chiesto, Arvedi traccia la mappa delle priorità del Nicolini e illustra i tanti progetti più o meno vicini alla realizzazione.

“ Tra pochi giorni partiranno i lavori per la manutenzione straordinaria del tetto-ci racconta- e tra un mese potremo presentare alla città gli spazi di XNL che ospiteranno in modo permanente i Dipartimenti di musica jazz ed elettronica. Resta poi aperto, ,e in attesa di risposte, il grande progetto che riguarda l’ex Albergo San Marco e l’idea di farne la sede del Dipartimento di canto lirico, oltreché un museo verdiano gestito in modo innovativo proprio dal Conservatorio.”

Non solo “Nell’immediato- prosegue Arvedi-servono spazi temporanei per ospitare le lezioni di strumento durante il prossimo anno accademico, per dar modo al cantiere, previsto per stralci, di completare l’opera di ristrutturazione dell’edificio principale.”

Soluzioni e risposte sono già sul tavolo, ma la presidente Arvedi preferisce andare oltre i tavoli, intesi come dichiarazioni di intenti istituzionali che poi lasciano trascorrere anni prima di passare dalle parole ai fatti.

UN SECONDO MANDATO Presidente accetterà un secondo mandato? “ Ho dato la mia disponibilità, più che altro perché, con i tempi istituzionali, tre anni sono pochi per arrivare a completare percorsi e progetti. Nel mio caso, poi, la pandemia ha attraversato quasi tutto questo periodo di presidenza (da giugno 2020) con inevitabili problemi e rallentamenti che hanno colpito un po’ tutti i settori..” Dunque spirito di servizio, ma consapevolezza del tanto impegno che l’aspetta per un incarico svolto, oltretutto, in modo gratuito, perché, per ora, la legge che prevede il ripristino di un compenso per questo ruolo (compenso sospeso dal 2017), non ha ancora sortito effetti concreti. “Tante cose sono state iniziate ma tante sono in corso- ricorda la presidente- e comunque, sarebbe opportuno che, al di la’ delle persone, ci fosse vera continuità, anche per evitare di essere dei semplici passacarte, senza possibilità di incidere davvero su scelte importanti”.

I PROGETTI GIA’ IN ATTO In alcuni casi, si parla di progetti nati da un passaggio del testimone con la presidente precedente, Paola Pedrazzini, ma certo in questi ultimi tre anni è stata determinante la ferma volontà di raggiungere il risultato nonostante, come si diceva, la pandemia “ Il prossimo mese saremo in grado di presentare alla città gli spazi di XNL che ospiteranno in modo permanente i Dipartimenti di jazz e di musica elettronica-ci anticipa Arvedi- ho partecipato da subito alla progettazione di questa opportunità di ampliamento del Conservatorio, seguendo l’idea di Palazzo ex Enel come luogo non solo di fruizione culturale, ma anche di formazione. Ecco dunque una naturale estensione del Nicolini, logisticamente strategica e soprattutto realizzata con allestimento di avanguardia, con box che consentiranno una fruizione di ascolto e di esercitazione sviluppando, con nuove tecnologie, il  rapporto tra musica e immagine, che si annuncia il tema del futuro.” Dal prossimo anno accademico? “Assolutamente si”.

Ma la sfida ovviamente è più ampia. Ed è quella di adeguare alle nuove esigenze di una moderna Università (la terza piacentina) una struttura ormai obsoleta, priva di spazi per docenti e studenti “Persino la presidente non ha un ufficio-rimarca Arvedi- ma questo è il meno, l’emergenza è legata alla necessità di dare ambienti adeguati a insegnamenti e attività che non possono più aspettare” E infatti il cantiere partirà a breve. Il tetto, come dicevamo, sarà interessato dai lavori già nei prossimi giorni, con impegno economico di 600mila euro a carico del Conservatorio, mentre il grosso dell’intervento strutturale, con un finanziamento di 2 milioni di euro circa, si svilupperà a stralci, in modo diverso da come era stato pianificato”I tempi si sono allungati, la pandemia ha fatto il resto, i progettisti hanno dovuto cambiare tutto..l’unico aspetto positivo è che l’edificio verrà occupato gradualmente dal cantiere e dunque avremo meno difficoltà nel trovare soluzioni temporanee per le lezioni” E infatti qualche soluzione già è stata individuata.

UN CONSERVATORIO “DIFFUSO” Strumenti, docenti e insegnati pronti a fare i bagagli insomma. “Utilizzeremo al massimo gli spazi del civico 37, sempre di Via Santa Franca, già ristrutturato e pensiamo di poter ridimensionare l’iniziale stima di bisogno che era di almeno 16/18 aule” Certo per almeno un anno alcuni insegnamenti dovranno spostarsi altrove “Abbiamo già in atto una convenzione con la Caritas che ci ospita per le esercitazioni di coro- ricorda Arvedi-mentre per quanto riguarda le lezioni individuali di strumento ho già avuto massima disponibilità da parte di istituti superiori della città (ovviamente quelli che non finiranno nei container), che ci metteranno a disposizione qualche aula al pomeriggio e al sabato” E non dispiace l’idea di avere musica che gira un po’ in tutta la città, note e voci di un’eccellenza della formazione che da anni è anche motore culturale del territorio.

IL SOGNO DI UN MUSEO VERDIANO Una sede distaccata d’eccellenza e di grande valore storico/culturale per il Conservatorio Nicolini potrebbe essere l’ex Albergo San Marco. La presidente Arvedi non nasconde che si tratta di un progetto che le sta molto a cuore e per il quale si è già spesa molto. “Abbiamo un Dipartimento di canto attrattivo a livello internazionale, con 80 studenti cinesi e 16 coreani, solo per fare un esempio. Perché non collocarli in questo edificio onorando così la memoria di Giuseppe Verdi? Accanto alla formazione resta anche l’idea di un Museo dedicato al Maestro, con la disponibilità del Conservatorio a farsene carico quanto a gestione attraverso il contributo degli studenti e con idee innovative che propongano lo spazio museale come qualcosa di vivo e pulsante” Gli impedimenti, per ora, sono legati alla lentezza burocratica e istituzionale, al tentennamento nelle decisioni, e, aggiunge Arvedi “Alla mancanza di volontà, che si traduca in modo deciso in azione, in una direzione o nell’altra ma, senza indugi, in fatti concreti.” A questo proposito, la presidente Arvedi ricorda come le fosse apparso estremamente operativo e disponibile Corrado Sforza Fogliani, compianto Presidente della Banca di Piacenza “L’ho incontrato per l’ultima volta nel 2022 pochi mesi prima delle elezioni, e in quella occasione ho avuto la sensazione di aver trovato un alleato importante su questo tema, pronto a dare il suo appoggio in modo operativo, senza indugi. Credo che sul tema della cultura la città gli debba, in generale, una grande riconoscenza.”

Qualche idea per smuovere la situazione e accelerare i tempi di decisione sulle sorti di questo bene culturale da anni abbandonato? “ Una su tutte-risponde Arvedi- l’8 settembre Piacenza ospiterà un concerto di Riccardo Muti per contribuire alla raccolta fondi per Villa Verdi. Non lasciamo che anche questa occasione resti incompiuta, sfruttiamo questa vetrina internazionale per far conoscere anche il progetto di un museo verdiano a Piacenza e sensibilizzare chi di dovere in merito”.

Mirella Molinari
Mirella Molinarihttps://www.piacenzadiario.it
Mirella Molinari è una giornalista piacentina. Per 15 anni Direttore del Telegiornale di Teleducato Piacenza, è stata la prima donna a Piacenza alla guida di una redazione televisiva e una delle prime telereporter piacentine in grado di realizzare riprese e montaggi video. E proprio nel panorama della tv piacentina ha portato uno stile del tutto nuovo, più spontaneo e vero. E’ sua l’idea di un format di successo, come “Per la strada”: storie di vita vissuta, interviste girate tra le gente, nei bar all’aperto e nei luoghi simbolo della città. Come Direttore del Tg ha coordinato e condotto, oltre a due edizioni di news quotidiane, dirette elettorali, confronti politici, programmi di approfondimento e attualità come “Diario” e “Piacenza Europa”, di cui ha firmato centinaia di puntate. Responsabile anche del sito di Teleducato Piacenza fino al 2014, dal 2015 gestisce e coordina, insieme alla figlia, Laura Parmeggiani, il blog Piacenza Diario. Anche in questo caso, un primo esempio di approfondimento più vicino ai temi della gente, con lo scopo di raccontare storie vere e di raccogliere opinioni e commenti lontani da stereotipi omologati. Laureata in lettere e diplomata in pianoforte , Mirella Molinari è anche insegnante di musica e, sempre per la tv, ha curato programmi di divulgazione culturale/musicale. Tra i più apprezzati: “Scena e retroscena”, dedicato alla stagione lirica piacentina, con interviste, anticipazioni ed esclusivi “dietro le quinte” , ma anche le dirette delle prime del Municipale di Piacenza. Tra le tante, memorabile la 400esima recita di Rigoletto per Leo Nucci, condotta in diretta e in esclusiva da Mirella Molinari, nel 2008, per Teleducato. Ha curato documentari storici tra cui quello dedicato alla congiura farnesiana, in collaborazione con la Banca di Piacenza, “Margherita d’Austria, Duchessa dimenticata” e, ancora per la Banca di Piacenza, due documentari dedicati a restauri in San Sisto e presso la Collegiata di Cortemaggiore. Convinta della necessità di dare spazio ai giovani, ha ospitato in redazione decine di ragazzi, per una prima esperienza giornalistica. Ha coordinato e firmato il primo Tg realizzato da studenti, con il progetto triennale di videogiornalismo scolastico, in collaborazione con il Liceo Artistico Cassinari di Piacenza.
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