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Compositori piacentini ne abbiamo? Si e bravissimi. Applausi anche agli interpreti del concerto targato BAF

Non solo piacentini, i compositori dei brani eseguiti nell’ultimo appuntamento del BAF Bibiena Art Festival 2023. Ma certo, la rappresentanza di concittadini é stata rilevante, anche per la qualità delle loro proposte, e merita dunque di essere rimarcata. Del resto non sono frequenti i concerti dedicati a repertori di musica contemporanea, e capita raramente di avere in sala i compositori autori dei brani interpretati. Da qui il valore della rassegna che il Gruppo Ciampi, con Claudio Saltarelli, porta avanti da anni: concerti piacevoli, affidati a professionisti, nicchia di musica di alto livello, ma con un taglio non troppo elitario, quindi il più possibile divulgativi ed inclusivi (per usare un termine molto di moda).

AUTORI CONTEMPORANEI E’ stato così anche per l’edizione 2023. Ospitati nel Salone d’Onore di Palazzo Anguissola Cimafava, i 4 concerti del BAF hanno portato a Piacenza interpreti e repertori non consueti, o comunque nuovi nella proposta interpretativa e di organico. E’ il caso dell’ultimo concerto, protagoniste la pianista piacentina Chiara Cipelli, il soprano ungherese Agnes Sipos e il mezzosoprano coreano Jihye Kim (entrambe legate a Piacenza per formazione e impegni professionali).

Da sinistra, Tramontano, Calderoni, Rettagliati e Berzolla

A loro il compito non facile di eseguire brani di autori contemporanei, 4 dei quali in sala ad ascoltarli. Oltre a Massimo Berzolla, Barbara Rettagliati e Davide Tramontano (nella foto di copertina da sinistra a destra) anche Caterina Calderoni che vediamo nella foto inserita nell’articolo insieme ai colleghi piacentini. Landini, Cacioppo, Riccardi, Gambelli sono gli altri autori dei brani eseguiti nello stesso concerto, oltre a Malipiero di cui parlerò nel corso dell’articolo.

UN CONCERTO EMOZIONANTE Belle, bellissime le composizioni eseguite in questo straordinario concerto. Diversi tra loro, ognuno caratterizzato da una cifra personale rilevante, frutto di ricerca e talento, i brani eseguiti hanno regalato emozioni nuove e stimoli per approfondire ulteriormente un repertorio a torto trascurato e spesso relegato ai margini perchè ritenuto “difficile, non immediatamente fruibile”. Tutt’altro. Musica nuova certo, ma in grado di coinvolgere emotivamente grazie anche, in questo caso, alle splendide voci delle due interpreti Agnes Sipos, Jihye Kim e alla bravura, ulteriormente confermata, di Chiara Cipelli come pianista. A lei si deve anche l’omaggio apprezzatissimo a Gian Francesco Malipero nel 50esimo anniversario della morte, con brani per pianoforte alternati a quelli vocali che ci hanno restituito pagine e riverberi di un grande compositore.

Da sinistra, Chiara Cipelli, Agnes Sipos, Jihye Kim

LA MUSICA CAMERISTICA, COSI’ RARA A PIACENZA Nel complesso un programma musicale ancora una volta combinato con maestria e gusto da Claudio Saltarelli. Un tributo alla musica contemporanea e agli autori che ne alimentano lo sviluppo con nuova, costante linfa. E un’ ulteriore conferma del valore del repertorio cameristico che a Piacenza, ma non solo, trova poco spazio e raramente viene proposto in modo convincente. Un plauso dunque a tutti i protagonisti di questa ultima edizione del BAF. Piacenza ha eccellenze trascurate anche in ambito musicale e fa piacere, quindi, quando invece qualcuno se ne ricorda. La musica é frutto di ricerca, studio, anni di lavoro e impegno; la sua esecuzione restituisce un pò di senso a tutto ciò. Trovo sia emozionante, e ripagante, come é accaduto nel corso di questo concerto, vedere la condivisione creativa tra compositore ed esecutori. Un momento magico, un abbraccio fisico e virtuale, che tanti artisti vorrebbero vivere più spesso. Perché le loro composizioni non restino segni sulla carta, ma diventino ogni volta creature fruibili dal pubblico, veicolo di messaggi e racconti, istante unico, ogni volta diverso, per elevarsi davvero da una realtà, anche artistica, troppo spesso banale e, a tratti, un pò sbiadita.

 

Mirella Molinari
Mirella Molinarihttps://www.piacenzadiario.it
Mirella Molinari è una giornalista piacentina. Per 15 anni Direttore del Telegiornale di Teleducato Piacenza, è stata la prima donna a Piacenza alla guida di una redazione televisiva e una delle prime telereporter piacentine in grado di realizzare riprese e montaggi video. E proprio nel panorama della tv piacentina ha portato uno stile del tutto nuovo, più spontaneo e vero. E’ sua l’idea di un format di successo, come “Per la strada”: storie di vita vissuta, interviste girate tra le gente, nei bar all’aperto e nei luoghi simbolo della città. Come Direttore del Tg ha coordinato e condotto, oltre a due edizioni di news quotidiane, dirette elettorali, confronti politici, programmi di approfondimento e attualità come “Diario” e “Piacenza Europa”, di cui ha firmato centinaia di puntate. Responsabile anche del sito di Teleducato Piacenza fino al 2014, dal 2015 gestisce e coordina, insieme alla figlia, Laura Parmeggiani, il blog Piacenza Diario. Anche in questo caso, un primo esempio di approfondimento più vicino ai temi della gente, con lo scopo di raccontare storie vere e di raccogliere opinioni e commenti lontani da stereotipi omologati. Laureata in lettere e diplomata in pianoforte , Mirella Molinari è anche insegnante di musica e, sempre per la tv, ha curato programmi di divulgazione culturale/musicale. Tra i più apprezzati: “Scena e retroscena”, dedicato alla stagione lirica piacentina, con interviste, anticipazioni ed esclusivi “dietro le quinte” , ma anche le dirette delle prime del Municipale di Piacenza. Tra le tante, memorabile la 400esima recita di Rigoletto per Leo Nucci, condotta in diretta e in esclusiva da Mirella Molinari, nel 2008, per Teleducato. Ha curato documentari storici tra cui quello dedicato alla congiura farnesiana, in collaborazione con la Banca di Piacenza, “Margherita d’Austria, Duchessa dimenticata” e, ancora per la Banca di Piacenza, due documentari dedicati a restauri in San Sisto e presso la Collegiata di Cortemaggiore. Convinta della necessità di dare spazio ai giovani, ha ospitato in redazione decine di ragazzi, per una prima esperienza giornalistica. Ha coordinato e firmato il primo Tg realizzato da studenti, con il progetto triennale di videogiornalismo scolastico, in collaborazione con il Liceo Artistico Cassinari di Piacenza.
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