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“Grazie alla Madonna della Notte mia figlia é tornata alla vita”

Luciano racconta la storia della figlia 17enne uscita dal coma dopo un incidente grazie alle tante preghiere al campo di San Bonico.

E’ proprio al campo che si intrecciano tante storie. Tra le tante anche quella di Luciano e della sua famiglia. La sua testimonianza è stata resa pubblica a margine di una delle tante serate di preghiera. Una buona notizia, a fronte dei tanti orrori di questi giorni, un segnale positivo che ha il sapore della speranza.

E’ passato un anno esatto da quando Luciano, è arrivato per la prima volta al campo di san Bonico, per pregare la Madonna della Notte. Era il 27 novembre del 2014. A sette giorni dallo schianto che aveva ridotto sua figlia 17enne in fin di vita, aveva deciso che non poteva finire così.

 

Come spiega lui stesso in queste poche righe le condizioni di sua Mariafelicita dopo l’incidente erano disperate. Il suo appello, la sua devozione, la sua fede, in pochi giorni trasformarono radicalmente le prospettive di guarigione della ragazza. Un miracolo? Lui non usa questa parola, parla però di misericordia Un recupero insperato, esito opposto a quello tracciato dai medici, che consenti a Mariafelicita di uscire dal coma e di tornare ad una vita quasi normale, di riprendere gli studi e di immaginare un futuro tutto da costruire come tanti ragazzi della sua età.

Luciano ha scritto e condiviso la sua esperienza in modo spontaneo, come tutto ciò che accade da quasi 12 anni tutti i giovedì al campo della frazione piacentina. Il suo grazie alla madonna della notte è accorato e sincero.

Un’apparizione mariana non ancora riconosciuta dalla chiesa, quella del veggente Celeste Obertelli, una preghiera che continua in modo semplice, cercando di restare il più possibile lontana dai fanatismi e dalle vetrine mediatiche. Vicina invece alla gente. Questo si. E sono tanti ogni settimana quelli che rispondono a questa chiamata.

Tanti e anche da province lontane quelli che scelgono di ritrovare qui una spiritualità forse perduta o dimenticata.

Mirella Molinari
Mirella Molinarihttps://www.piacenzadiario.it
Mirella Molinari è una giornalista piacentina. Per 15 anni Direttore del Telegiornale di Teleducato Piacenza, è stata la prima donna a Piacenza alla guida di una redazione televisiva e una delle prime telereporter piacentine in grado di realizzare riprese e montaggi video. E proprio nel panorama della tv piacentina ha portato uno stile del tutto nuovo, più spontaneo e vero. E’ sua l’idea di un format di successo, come “Per la strada”: storie di vita vissuta, interviste girate tra le gente, nei bar all’aperto e nei luoghi simbolo della città. Come Direttore del Tg ha coordinato e condotto, oltre a due edizioni di news quotidiane, dirette elettorali, confronti politici, programmi di approfondimento e attualità come “Diario” e “Piacenza Europa”, di cui ha firmato centinaia di puntate. Responsabile anche del sito di Teleducato Piacenza fino al 2014, dal 2015 gestisce e coordina, insieme alla figlia, Laura Parmeggiani, il blog Piacenza Diario. Anche in questo caso, un primo esempio di approfondimento più vicino ai temi della gente, con lo scopo di raccontare storie vere e di raccogliere opinioni e commenti lontani da stereotipi omologati. Laureata in lettere e diplomata in pianoforte , Mirella Molinari è anche insegnante di musica e, sempre per la tv, ha curato programmi di divulgazione culturale/musicale. Tra i più apprezzati: “Scena e retroscena”, dedicato alla stagione lirica piacentina, con interviste, anticipazioni ed esclusivi “dietro le quinte” , ma anche le dirette delle prime del Municipale di Piacenza. Tra le tante, memorabile la 400esima recita di Rigoletto per Leo Nucci, condotta in diretta e in esclusiva da Mirella Molinari, nel 2008, per Teleducato. Ha curato documentari storici tra cui quello dedicato alla congiura farnesiana, in collaborazione con la Banca di Piacenza, “Margherita d’Austria, Duchessa dimenticata” e, ancora per la Banca di Piacenza, due documentari dedicati a restauri in San Sisto e presso la Collegiata di Cortemaggiore. Convinta della necessità di dare spazio ai giovani, ha ospitato in redazione decine di ragazzi, per una prima esperienza giornalistica. Ha coordinato e firmato il primo Tg realizzato da studenti, con il progetto triennale di videogiornalismo scolastico, in collaborazione con il Liceo Artistico Cassinari di Piacenza.
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