A Piacenza torna spesso, per trovare la madre, che vediamo con lei durante l’intervista e nella foto scattata sul Facsal, ma anche per ritrovare luoghi e amici piacentini, mai dimenticati. Stefania Ballotta, piacentina, é una super manager; 30 anni di carriera in contesti internazionali, attualmente é direttore di una struttura ricettiva con un totale di 3610 camere a Playa del Carmen, in Messico. Un’esperienza complessa, professionalmente impegnativa, ovviamente lontana dalla realtà piacentina. Ma l’idea di marketing applicato al turismo é la stessa in tutto il mondo, anche se poi va declinata in base al luogo a cui ci si riferisce.
CREDERE IN PIACENZA– Il luogo in questione é Piacenza, infatti. Stefania ne parla volentieri, lo ha fatto altre volte. L’ultimo intervento é stato una lettera inviata al quotidiano Libertà per riferire di una sua visita alla mostra di Klimt, l’aprile scorso, e dei tanti aspetti che avrebbe inserito o cambiato per far si che questo evento fosse davvero volano per tutto il territorio e per le sue eccellenze, dal cibo all’arte, dalla natura alle tradizioni. Un film già visto, questa volta però a raccontarlo é una piacentina con grande esperienza nel settore del turismo e con tanto affetto per la città delle sue origini “Bisogna credere in Piacenza, che ha tanto da offrire. Serve fare squadra davvero, andare oltre l’idea di una competizione/concorrenza che c’é ma che non deve fermare le iniziative di sinergia” E ancora “Guarderò con interesse a quello che faranno il nuovo sindaco Tarasconi e la sua squadra” pronta a mettersi in gioco, nel caso le si chieda una consulenza? “Il contesto in cui lavoro é molto diverso da quello piacentino. In questo momento di uguale abbiamo sicuramente la difficoltà a reperire personale qualificato, nei settori ricettivi e della ristorazione, ma certo le realtà sono differenti. Questo non vuol dire che non sarei pronta a mettermi in gioco, se servisse un consiglio o un’opinione. Tenendo conto che guardo Piacenza con gli occhi di chi vive altrove, ma con l’affetto di chi tiene al suo futuro, alla sua valorizzazione” E infatti, aggiunge “Parlo spesso di Piacenza con una mia ex compagna di scuola, di Rivergaro, che vive in Brasile dove lavora nel settore della ristorazione. Quando commentiamo la nostra città ci rendiamo conto di vederla in modo diverso, con più attenzione. Davvero con il CUORE” Voci lontane, di eccellenze che hanno portato Piacenza nel mondo. Forse, sarebbe davvero il caso, di ascoltarle attentamente. Noi lo abbiamo fatto, ascoltate la nostra intervista ?