HomeAttualitàSCHERZA COI FANTI MA LASCIA STARE I SANTI

SCHERZA COI FANTI MA LASCIA STARE I SANTI

Come tutti gli antichi proverbi anche questo ha un fondamento di verità. Parto da qui, dal “basso”, perché il semplice buon senso popolare è spesso più saggio di tante dotte elucubrazioni. Ricordiamo ancora che nel 2015 ci fu il terribile attentato alla sede
del periodico satirico francese Charlie Hebdo .Terroristi di Al-Qāida uccisero 12 giornalisti e ne ferirono altri. Era la punizione per aver pubblicato vignette che offendevano Maometto. Come non condannare quel feroce massacro? Nulla dovrebbe giustificare la morte di un essere vivente sia per amore della vita e dell’umanità sia perché i delitti sono stupidamente, crudelmente inutili poiché uccidere corpi non uccide le idee anzi, spesso ottiene l’effetto contrario. Inorridii, condannai con tutte le mie forze quell’attentato (come condanno ogni attentato, ogni guerra, ogni violenza) ma fui tra i pochi che non dissero: “Anch’io sono Charlie Hebdo”.

No, non posso e non voglio essere Charlie Hebdo, perché credo che libertà non significhi licenza senza limiti e soprattutto credo che ci si debba fermare non per paura di ritorsioni ma per rispetto davanti ad ogni religione anche quelle che ci sono incomprensibili o non condivisibili.
Ogni religione dà un senso profondo alla vita di molti e almeno davanti ai simboli di quel significato ci si deve fermare. Invece in questi giorni Charlie Hebdo ha pubblicato una vignetta disegnando la Madonna di Lourdes deturpata dal vaiolo delle scimmie e a sinistra della vignetta ha scritto termini in francese coi quali si definiscono le prostitute.

La vignetta che vorrebbe essere spiritosa non fa ridere, perché non se ne capisce il nesso. Quel vaiolo è un virus che si contrae con rapporti intimi e non ci sono casi di quel contagio nei Pirenei. Si voleva irridere la verginità di Maria? O disprezzarla perché è un tipo di donna diversa da quelli che la società moderna impone?

Può darsi, ma con tutti i temi di cui trattare perché voler colpire la Madonna? All’inaugurazione delle recenti Olimpiadi c’era già stata la squallida parodia dell’Ultima Cena, fallito tentativo di ostentata inclusione delle diversità di genere, perché così le enfatizzava e ridicolizzava per farne spettacolo.

Cosa significa ora la schifosa vignetta contro la Madonna? Sarebbe un gravissimo errore considerarla un attacco solo al cattolicesimo. L’intolleranza e il disprezzo verso le religioni tutte prova la mancanza di democrazia, è razzismo, è l’ipocrisia di un progresso idiota che idolatra i temi che preferisce e nega agli altri di esprimere i propri. Paese fintamente civile la Francia che proibisce di indossare abiti e simboli religiosi. È necessario invece vietare il viso coperto perché si deve essere identificabili. Però non va tolto il Crocifisso nelle scuole né il Presepe.

Il fatto che un Paese sia laico, cioè che le sue leggi non sottostanno a imposizioni religiose, non significa che sia ateo, perché c’è un substrato religioso di millenni che ha forgiato popoli e leggi. Certo ci sono state derive oscurantiste, strumentalizzazioni , devianze, ma non possiamo dimenticare che ben prima del motto della rivoluzione francese “liberté , fraternité, égalité ” c’è stato un Gesù Cristo il quale affermò che siamo tutti figli di Dio quindi liberi non sottoponibili a nessuno, fratelli perché figli dello stesso Padre e uguali perché tutti dello stesso valore. Sfregio alla Madonna della Notte anche a San Bonnico di Piacenza dove da 20 anni un uomo umile, semplice e buono che fugge i riflettori, dice di avere apparizioni mariane.

Tanti vanno ogni giovedì a pregare. Non girano soldi, non si plagia nessuno né si cerca di convincere qualcuno, si prega, si ascoltano i messaggi , si riflette. Io non sono mai andata e non mi definisco certo credente bensì sperante: credo nell’Amore, spero che tutto abbia un senso e so che la Verità non è un’esclusiva, ma un mosaico. La mia Fede, se Fede si può chiamare, è tutta qui, ma rispetto chi crede in qualcosa oltre la materialità, qualcosa che dia speranza e sia volto al bene.

Perché distruggere simboli di preghiera? Solo chi usa il peggio di sé può fare una cosa simile. Perché opporre il male a persone e cose volte al bene? Certo chi va a pregare la Madonna della Notte di San Bonico o a Lourdes non fa male a nessuno e prega per tutti. Allora perché questi attacchi alla sacralità? Bravate cretine di sfigati o è proprio il Male dentro qualcuno che s’illude di cancellare il Bene? Di certo, al di là di Fedi, Religioni, al di là di tutto, la nostra società è sempre più disumanizzata, più insensibile, banale, vuota , perché si allontana dalla spiritualità in senso lato. Non solo dalla Fede, ma dall’immateriale tutto sia esso poesia, sogno, sentimento, percezione, intuizione, tutte cose senza ritorno economico ma che fanno bene all’anima.

“Anima” la parola più desueta, piu invisa, quasi proibita dalla società dei consumi eppure non si vive di solo pane. Il virtuale che scimmiotta la realtà, non è l’immateriale come lo intendono i poeti, i mistici e coloro che pensano di essere qualcosa di più che carne ed ossa. Rispettiamo perciò chi non si accontenta della realtà contingente e sa guardare oltre. Lasciamoli alla loro oasi di speranza che è la stessa di cui tutti abbiamo bisogno.

Bruna Milani

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4 Commenti

  1. Ho letto con grande interesse il sopracitato articolo! Concordo pienamente su quanto esposto e desidero congratularmi con l’autrice per la lucidità e l’equilibrio nell’esporre un argomento così delicato!

  2. Bruna Milani , con la lucidità di chi sa cogliere i tristi segni della decadenza , purtroppo non solo della Francia, nel suo articolo esprime quello che tante brave e oneste persone pensano dei fatti che sembrano incomprensibili. Certamente sono un attacco alla democrazia. Nello specifico, Charlie Hebdo sa benissimo che deridere i cattolici non rischia nulla. Ma a chi giova tutto questo?

  3. A Bruna Milani i vocaboli escono diretti o se lo studia meticolosamente? A noi lettori poco importa (casomai a lei, per la sua fatica): ci risultano infatti sempre ben agevoli, nonché perfetti e limpidi perché limpido il pensiero di cui espressione. Nel tema specifico, quasi grido accorato di un’Anima che, pervasa dal totale RISPETTO verso ogni Umano, non vede tale basilare sentimento in chi, per incapacità di immedesimazione nell’altro, sceglie la piu semplicistica via della derisione e di un’inclusione alla fin fine tristemente e tristamente escludente.

  4. Grazie Bruna, (anche se non ti conosco ti dò del tu) perché riesci sempre ad esporre in modo chiaro, completo, imparziale il tuo pensiero su fatti di cui non viene sottolineata abbastanza la gravità.
    La tua penna, insieme impietosa e rispettosa, mai di parte, anche in questo caso analizza e chiede quel rispetto che è la base della civile convivenza.

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