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Roberta Marazzi, armocromia “La mia esperienza con Enrica Chicchio, consulente di Elly Schlein”

Un’esperienza decisamente positiva quella di Roberta Marazzi con Enrica Chicchio, l’esperta di armocromia, consulente di immagine di Elly Schlein, alla ribalta della cronaca in questi giorni dopo l’intervista della segretaria Pd a Vogue.

Positiva a tal punto che Marazzi, professionista del marketing, ha invitato Enrica Chicchio a Piacenza poco più di un anno fa per un incontro all’Unione Commercianti.

Ma partiamo da capo. La parola armocromia mi ha fatto immediatamente pensare a Roberta Marazzi, ricordavo una sua intervista in cui parlava, appunto, di armonia dei colori e dell’applicazione di questa disciplina in vari ambiti. Ma un dubbio lo avevo:

Roberta, ricordo male, o tu sei anche esperta di armocromia? Lavori ancora nell’ambito del marketing?

Si certo mi occupo sempre di marketing, ma ero incuriosita dall’armocromia e così durante la pandemia ho seguito un corso proprio con Enrica Chicchio. Un’esperienza molto interessante, che mi ha arricchita di una competenza utile non solo per me personalmente anche per il  mio lavoro.

Ricordiamo allora cosa é l’armocromia..in queste ore se ne parla molto, credo in modo anche inappropriato visto il contesto mediatico più che altro interessato alle polemiche politiche/ideologiche

Ci tengo a rimarcare il fatto che si tratta di una disciplina basata su principi scientifici. Una tecnica che consente di individuare la gamma, o palette, di colori più armonica per ognuno di noi a partire da un insieme di elementi. A seconda del mix cromatico a cui si appartiene, e in base ad alcuni test oggettivi, si può stabilire a quale stagione si appartiene e fare scelte giuste. Come spesso accade per gli ambiti legati all’immagine, la si considera a torto qualcosa di effimero, di inconsistente, di poco importante. In realtà questa disciplina non solo può aiutarci a decidere con consapevolezza cosa ci valorizza di più, e quindi indirizzarci verso acquisti mirati e perciò  sostenibili, ma é utile anche in diversi ambiti professionali che non riguardano per forza la persona. Penso ad aziende o a commercianti che, insieme ad altre competenze, possono servirsi anche di questa per rendere più armoniosa e accattivante la loro proposta. L’armocromia serve anche per creare armonia a tavola, per valorizzare le mise en place, per far risaltare il colore dei cibo e appagare altri sensi oltre al gusto.

Non a caso hai invitato Enrica Chicchio a Piacenza per un incontro all’Unione Commercianti un anno fa. Come era andata?

Molto bene, fu incontro molto interessante. Enrica Chicchio é una professionista di cui ho massima stima. Arriva dal mondo dell’arte contemporanea ed é molto preparata in materia. Il feedback del suo intervento a Piacenza fu positivo. La possibilità di incontrare un’esperta in una disciplina ancora nuova, anche se di tendenza, era stata accolta con interesse da molti.

Enrica Chicchio durante l’incontro all’Unione Commercianti di Piacenza organizzato da Roberta Marazzi

In queste ore fa discutere anche l’idea di un compenso che da molti é stato ritenuto eccessivo. Parliamo di cifre che possono arrivare anche a 300/400 euro all’ora. Cosa ne pensi?

Penso che sia un compenso giusto, quando si tratta di professionisti seri con Chicchio. L’armocromia é un servizio alla persona, come tanti altri, ma, come ricordavo prima, quando si parla di immagine, di moda, di estetica, si tende a ridimensionare il valore di queste professionalità. Forse ci si dimentica che avere consigli e tecniche per valorizzarci ci aiuta a risparmiare tempo, denaro, acquisti inutili e soprattutto ci dà consapevolezza di quello che possiamo esprimere al meglio delle nostre potenzialità e, in molti casi, un carico di autostima da non sottovalutare. Penso poi che nel caso di cifre come 300/400 euro all’ora si tratti di un servizio che va oltre la consulenza e che implica un’attività di personal shopper, dunque con maggior impegno in termini anche di tempo e di disponibilità.

Non entro nel merito delle considerazioni e delle polemiche politiche alle quali questa intervista di Schlein sembra aver prestato il fianco come poche altre. Però una riflessione sull’importanza dell’immagine, visto che ti occupi di marketing, con te la farei. L’immagine é importante anche in politica, non ce lo dimentichiamo, e per le donne forse di più.

Si sono d’accordo, abbiamo assistito tante volte a cambiamenti di immagine da parte di politici, trasformazioni finalizzate a rendere meglio definita un’identità o semplicemente a renderla più compatibile con un ruolo pubblico, magari nuovo o diverso da quello del passato. Penso al premier Giorgia Meloni, che oggi anche nel look e nell’aspetto appare con alcuni cambiamenti, ma ci sono tanti esempi anche tra gli uomini. Certo le donne in merito a questo sono più esposte, quello dell’immagine per noi é un elemento debole. L’armocromia in questo ci può aiutare, serve a scoprire qualcosa di più del nostro potenziale e a mostrarci a noi stessi e agli altri al meglio.

 

 

 

Mirella Molinari
Mirella Molinarihttps://www.piacenzadiario.it
Mirella Molinari è una giornalista piacentina. Per 15 anni Direttore del Telegiornale di Teleducato Piacenza, è stata la prima donna a Piacenza alla guida di una redazione televisiva e una delle prime telereporter piacentine in grado di realizzare riprese e montaggi video. E proprio nel panorama della tv piacentina ha portato uno stile del tutto nuovo, più spontaneo e vero. E’ sua l’idea di un format di successo, come “Per la strada”: storie di vita vissuta, interviste girate tra le gente, nei bar all’aperto e nei luoghi simbolo della città. Come Direttore del Tg ha coordinato e condotto, oltre a due edizioni di news quotidiane, dirette elettorali, confronti politici, programmi di approfondimento e attualità come “Diario” e “Piacenza Europa”, di cui ha firmato centinaia di puntate. Responsabile anche del sito di Teleducato Piacenza fino al 2014, dal 2015 gestisce e coordina, insieme alla figlia, Laura Parmeggiani, il blog Piacenza Diario. Anche in questo caso, un primo esempio di approfondimento più vicino ai temi della gente, con lo scopo di raccontare storie vere e di raccogliere opinioni e commenti lontani da stereotipi omologati. Laureata in lettere e diplomata in pianoforte , Mirella Molinari è anche insegnante di musica e, sempre per la tv, ha curato programmi di divulgazione culturale/musicale. Tra i più apprezzati: “Scena e retroscena”, dedicato alla stagione lirica piacentina, con interviste, anticipazioni ed esclusivi “dietro le quinte” , ma anche le dirette delle prime del Municipale di Piacenza. Tra le tante, memorabile la 400esima recita di Rigoletto per Leo Nucci, condotta in diretta e in esclusiva da Mirella Molinari, nel 2008, per Teleducato. Ha curato documentari storici tra cui quello dedicato alla congiura farnesiana, in collaborazione con la Banca di Piacenza, “Margherita d’Austria, Duchessa dimenticata” e, ancora per la Banca di Piacenza, due documentari dedicati a restauri in San Sisto e presso la Collegiata di Cortemaggiore. Convinta della necessità di dare spazio ai giovani, ha ospitato in redazione decine di ragazzi, per una prima esperienza giornalistica. Ha coordinato e firmato il primo Tg realizzato da studenti, con il progetto triennale di videogiornalismo scolastico, in collaborazione con il Liceo Artistico Cassinari di Piacenza.
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