Piazza Cittadella. Non si fanno attendere le reazioni alla decisione della sindaca Tarasconi di non partecipare all’incontro indetto da associazioni e cittadini per questa sera alle 21.00 in Sant’Ilario. “In sala Giunta e carte alla mano” così la sindaca rilancia in merito ad un possibile confronto con chi da tempo contesta non solo l’abbattimento degli alberi, ma soprattutto la scelta di un parcheggio interrato.
Dunque no al confronto senza rete, con la partecipazione aperta a tutti i cittadini, ma si ad una riunione ristretta di cui poi, magari, riferire alla stampa. Del resto, già questa mattina la sindaca ha affidato al quotidiano Libertà le risposte alle tante domande che da tempo le pongono non solo gli esperti e le associazioni, ma anche i tanti cittadini che dissentono circa le scelte urbanistiche riferite a questa parte della città. Un modo curioso, sicuramente non proprio democratico, di far arrivare la voce dell’amministrazione. E intanto arriva, in questo caso a tutti, la nota di Archistorica, una delle associazioni in prima linea in questa battaglia. Nell’intervento di Manrico Bissi, emergono la risposta, le inevitabili riflessioni e preoccupazioni circa le sorti di eventuali reperti custoditi sotto piazza Cittadella, e la disponibilità, comunque, a partecipare ad un tavolo di confronto. Nella speranza che non venga convocato quando ormai, magari, potrebbe non servire più.
“L’Associazione Culturale Archistorica prende atto, con rammarico, del rifiuto espresso dal sindaco di Piacenza Katia Tarasconi circa l’invito all’incontro pubblico dedicato al parcheggio interrato di piazza Cittadella, organizzato in S. Ilario per la serata di martedì 8 ottobre.
Obbiettivo dell’incontro era ovviamente il confronto, pacifico e costruttivo, tra le numerosissime persone e organizzazioni che si oppongono al progetto e l’Amministrazione locale: a quest’ultima, in particolare, Archistorica chiede da tempo chiarimenti tecnici in merito al destino dei reperti archeologici sepolti sotto piazza Cittadella, senza avere ottenuto ad oggi alcuna risposta: nessuno ci ha spiegato, ad esempio, come mai nella relazione archeologica prodotta nel 2016 dalla Cooperativa Archeosistm (allegata dalla documentazione progettuale del parcheggio) si trovi scritto a pagina 9 che «Nel caso di ritrovamenti di strutture murarie e/o pavimentali di particolare pregio, occorrerà predisporre la documentazione (…) da inviare alla Soprintendenza per la necessaria autorizzazione all’asportazione/demolizione o per altri accorgimenti tecnici da mettere in campo».
Un testo a dir poco inquietante, nel quale si parla espressamente di “asportazione o demolizione” dei reperti che verranno in luce durante lo scavo del cantiere. Come mai su questi aspetti non è stata ancora fatta la necessaria chiarezza? Per le ragioni appena espresse, il diniego della massima carica del Comune nei riguardi dell’incontro pubblico in S. Ilario ci appare ben poco apprezzabile. E ancor meno comprensibile risulta la contro-proposta espressa da Tarasconi, ossia un incontro più riservato in giunta, a porte chiuse, lontano dai clamori di un’assemblea pubblica. Il sindaco di Piacenza appartiene infatti ad un partito politico che si identifica come “democratico”: dovrebbe quindi sapere che la democrazia è nata nella Grecia classica e nella Roma repubblicana, dove i politici si confrontavano con i cittadini in pubblico, nelle agorà e nei fori, affrontando alla luce del sole le opinioni degli elettori.
Al contrario, la penombra dei corridoi e delle sale di palazzo hanno sempre fatto da sfondo ad intrighi e cospirazioni, di cui il popolo doveva essere tenuto all’oscuro. Come associazione politicamente libera e indipendente, Archistorica crede nel dialogo pubblico come espressione di una crescita reciproca e costruttiva, e non teme perciò il confronto né con i cittadini né tantomeno con quelle Istituzioni che dovrebbero rappresentarli. Tuttavia, poiché il sindaco di Piacenza si rende disponibile ad un confronto unicamente in sede riservata, alla nostra Associazione non resta che accettare questa decisione imposta, con l’obbiettivo di porre ancora una volta all’attenzione del Comune le nostre numerose e ben documentate perplessità sul progetto del parcheggio di piazza Cittadella. Con la presente, l’Associazione Culturale Archistorica accoglie quindi necessariamente l’invito del sindaco: restiamo in attesa di conoscere data, luogo e orario dell’incontro riservato.”