Proseguono, presso la Galleria Biffi Arte, gli approfondimenti dedicati alla mostra “Giovanni Paolo Panini, un dossier piacentino. La formazione fra Piacenza e Roma” a cura di Fabio Obertelli e Marco Horak. Dopo l’inaugurazione di dicembre, diverse occasioni, con esperti del settore, per apprezzare ancora di più il percorso espositivo, attraverso visite guidate e conferenze.
Dopo la prima visita guidata con Fabio Obertelli, uno dei due curatori, e il primo incontro, a cura di Valeria Poli, sul tema “Giovanni Paolo Panini, la formazione come quadraturista e il debito culturale nei confronti di Giulio Troili”, venerdì 27 gennaio alle 18.00, sarà la volta di Lucia Pini. La direttrice della Galleria Ricci Oddi sarà protagonista di una conferenza sul tema “Sulle tracce della pittura di veduta dopo il Settecento”.
Tra i prossimi appuntamenti, mercoledì 8 febbraio, alle 18, e domenica 19 febbraio, alle 17, due visite guidate affidate a Fabio Obertelli, la prima, e a Marco Horak, quella del 19, entrambi curatori della mostra.
Un’alternanza di proposte ben studiata per declinare in vari modi il messaggio della mostra. Un ulteriore impegno, per consentire un viaggio attraverso le opere di Panini, ma anche per fare della mostra l’occasione di studio e confronto su temi d’arte e di storia, regalando nuovi sviluppi sul tema della formazione del celebre pittore piacentino.
Un omaggio Panini ma anche a chi, attraverso studi approfonditi, gli restituì il valore e il giusto peso “A Ferdinando Arisi, nel decennale della sua scomparsa, questa mostra vuole essere dedicata: una vita, quella del grande storico dell’arte piacentino, rivolta alla riscoperta e allo studio di Panini, consacrato con importanti studi monografici costituenti da sempre un fermo punto di riferimento per la comprensione della dimensione artistica del maestro.”
Le opere esposte, raccolte grazie alla preziosa collaborazione di collezionisti privati, spaziano dalle incisioni, tra le quali figurano quelle di Galli Bibiena, Francesco Panini, figlio di Giovanni Paolo, Claude-Henri Watelet e Robert Daudet, due celebri artisti le cui opere sono esposte al Louvre e al British Museum, che avendo ripreso nelle loro incisioni diversi dipinti di Panini testimoniano più di ogni altra considerazione l’importanza e la fama internazionale di cui godeva il grande pittore piacentino già al suo tempo. Un ritratto eseguito da Charles Natoire attorno al 1750, esposto al pubblico per la prima volta, ci regala, inoltre, una squisita immagine del pittore nel pieno della sua maturità, all’apice del suo successo che lo consacrerà come uno dei protagonisti indiscussi della storia dell’arte internazionale del XVIII secolo.
La mostra sarà visitabile presso la Galleria Biffi Arte fino al 19 marzo negli orari di apertura della Galleria in via Chiapponi a Piacenza https://biffiarte.it/