Siamo travolti dalle discussioni sul clima e dal dibattito assurdo che divide chi è pro e chi è contro la nostra responsabilità nelle calamità che stiamo subendo. In realtà i due fattori sono corresponsabili: quello naturale che nei millenni ha sempre modificato il clima e l’accelerazione che certi comportamenti umani hanno impresso al suo
peggioramento. Ultimo avvertimento quello del Capo dello Stato durante la Cerimonia del Ventaglio. Preoccupazioni e indicazioni dall’alto, ma quanto vengono ascoltate dalle amministrazioni locali? Come si realizzano sul territorio? Se bisogna sospendere la cementificazione del suolo, che ormai non respira più ed è diventato impermeabile, come mai a Piacenza si progettano altri tre inutili supermercati o centri commerciali?
Se aumentare il verde e piantare alberi non solo è bellezza, ma serve a diminuire l’inquinamento e ad abbassare la temperatura, perché non si realizza nemmeno un piccolo giardinetto laddove non solo è possibile, ma è già previsto? Perché riparlare del parcheggio interrato in Piazza Cittadella che porterebbe le auto fino in centro e proprio vicino a Palazzo
Farnese, quando le auto, in un’ottica davvero ecologista, dovrebbero fermarsi alle porte della città ? Senza contare il disagio enorme che porterebbero i lavori per la sua costruzione…I partiti che amministrano i territori locali non fanno parte di quei partiti che siedono in Parlamento e che legiferano sulla salvaguardia del territorio?
Da anni cittadini, commercianti di zona, comitati, associazioni si battono contro il parcheggio interrato, ma in Consiglio Comunale lunedì 31 luglio se ne discuterà di nuovo alla faccia della democrazia e della partecipazione che dovrebbero far tener conto del parere dei cittadini.
In quell’occasione in Piazzatta Mercanti alle ore 16 il Laboratorio Popolare della Cultura e dell’Arte realizzerà l’installazione di Public Art/Arte di Strada “PIAZZA CITTADELLA, AIUTO!” Immagini e suoni di 7 anni di battaglie combattute con Legambiente, Italia Nostra, Comitato Due Piazze, commercianti di zona e molti gruppi di cittadini.
Servirà quest’ennesima, pacifica protesta? O cos’altro devono fare i piacentini non per essere contro gli amministratori, ma per aiutarli a ponderare bene le decisioni confrontandosi con la gente? Solo cosi può iniziare quel cambiamento necessario su cui tutti pontificano. Per cambiare in meglio la città, l’ambiente, il mondo, non occorrono infatti imprese straordinarie, basta la somma di tante piccole/grandi scelte giuste per tutti.
Bruna Milani