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H&M a Piacenza. Aspettando che migliori

Caro Signor H&M,

grazie per aver scelto la nostra città come sede di uno dei suoi punti vendita. A fronte di tante chiusure, qualsiasi nuova apertura, a maggior ragione se di questi volumi e in un luogo che rischiava di diventare emblema del degrado in pieno centro, va salutata con un minimo di entusiasmo.

Tanto (entusiasmo appunto) quello che la telecamera di PiacenzaDiario ha immortalato in occasione dell’inaugurazione (vedi la nostra pagina Fb) e tante anche le aspettative che io stessa ho avvertito nel giro di conoscenze di età diverse.

H&M 1

Va bé, si tratta solo di vestiti. Spero che qualcuno non avvii da qui una discussione sul valore effimero di beni commerciali e consumistici…..magari la facciamo un’altra volta. Il punto è un altro.

Se tanto era l’entusiasmo, tanta è stata anche la delusione, avvertita da molti (molte) nel fare il primo giro all’interno del negozio. Mancano alcune linee che le sue clienti, caro Sig. H&M, conoscono bene (intimo, basico, ecc), il livello dei capi esposti, quanto a qualità e gusto, non è quello che viene proposto in punti vendita anche di città di provincia come la nostra, la struttura interna, inoltre, appare spoglia, poco accogliente.

Certo, dirà lei, non si può fare tutto in pochi giorni. Era necessario aprire in tempi brevi per non perdere il treno degli acquisti natalizi e dei successivi saldi…infatti.

La mia è una speranza, non una critica.

Le riferisco un feedback che magari le potrà servire per avviare quel fisiologico miglioramento previsto nei mesi successivi alle nuove aperture.

I piacentini sono clienti difficili, ma non sono scemi e in generale, parlando di look, hanno palato fino. Poi sono strani, certo. Si dice che tantE (ahimé sono sempre le donne) preferiscano acquistare a Milano o a Roma marchi che troverebbero anche qui, sotto casa, con gli stessi articoli, giusto per tirarsela un po’ e per scrollarsi di dosso quel provincialismo che, dalla defenestrazione di Pierluigi Farnese in avanti ci impedisce di volare alto, come, ad esempio, i cugini di Parma (che però, poi, quando cadono, si fanno male davvero). Ma tant’é. Non bisogna scoraggiarsi. Una volta fidelizzati, i piacentini sono compagni di viaggio senza sorprese. Il difficile é, appunto, fidelizzarli. E allora!

Dia loro la prova che li ha scelti perché crede in questa città, renda il suo negozio un po’ più allegro, almeno a Natale- Ci dia l’illusione che anche questa borsina con il nastro rosso usato per le feste, simbolo della sua presenza a Piacenza, sia davvero il segno, uno dei tanti, di una piccola, ma sostanziale ripresa. FINALMENTE!

h&m

Mirella Molinari
Mirella Molinarihttps://www.piacenzadiario.it
Mirella Molinari è una giornalista piacentina. Per 15 anni Direttore del Telegiornale di Teleducato Piacenza, è stata la prima donna a Piacenza alla guida di una redazione televisiva e una delle prime telereporter piacentine in grado di realizzare riprese e montaggi video. E proprio nel panorama della tv piacentina ha portato uno stile del tutto nuovo, più spontaneo e vero. E’ sua l’idea di un format di successo, come “Per la strada”: storie di vita vissuta, interviste girate tra le gente, nei bar all’aperto e nei luoghi simbolo della città. Come Direttore del Tg ha coordinato e condotto, oltre a due edizioni di news quotidiane, dirette elettorali, confronti politici, programmi di approfondimento e attualità come “Diario” e “Piacenza Europa”, di cui ha firmato centinaia di puntate. Responsabile anche del sito di Teleducato Piacenza fino al 2014, dal 2015 gestisce e coordina, insieme alla figlia, Laura Parmeggiani, il blog Piacenza Diario. Anche in questo caso, un primo esempio di approfondimento più vicino ai temi della gente, con lo scopo di raccontare storie vere e di raccogliere opinioni e commenti lontani da stereotipi omologati. Laureata in lettere e diplomata in pianoforte , Mirella Molinari è anche insegnante di musica e, sempre per la tv, ha curato programmi di divulgazione culturale/musicale. Tra i più apprezzati: “Scena e retroscena”, dedicato alla stagione lirica piacentina, con interviste, anticipazioni ed esclusivi “dietro le quinte” , ma anche le dirette delle prime del Municipale di Piacenza. Tra le tante, memorabile la 400esima recita di Rigoletto per Leo Nucci, condotta in diretta e in esclusiva da Mirella Molinari, nel 2008, per Teleducato. Ha curato documentari storici tra cui quello dedicato alla congiura farnesiana, in collaborazione con la Banca di Piacenza, “Margherita d’Austria, Duchessa dimenticata” e, ancora per la Banca di Piacenza, due documentari dedicati a restauri in San Sisto e presso la Collegiata di Cortemaggiore. Convinta della necessità di dare spazio ai giovani, ha ospitato in redazione decine di ragazzi, per una prima esperienza giornalistica. Ha coordinato e firmato il primo Tg realizzato da studenti, con il progetto triennale di videogiornalismo scolastico, in collaborazione con il Liceo Artistico Cassinari di Piacenza.
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