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Giorgio Armani a Piacenza. Chi é stata la più elegante nella giornata al Municipale?

Vince senza dubbio il tailleur, tra le mise sfoderate per la giornata più attesa dell’anno a Piacenza. La consegna della laurea honoris causa in Global Business Management conferita a Giorgio Armani dall’Università Cattolica, é stata anche un’occasione per contribuire a siglare questo evento con eleganza e stile, in onore di chi, in tema di eleganza e stile ha fatto scuola, nel mondo, per decenni. E così, senza dimenticare il messaggio profondo di una giornata ricca di valori e commozione, sono i social i primi, già da ieri nel tardo pomeriggio, a rilanciare dai profili di alcune delle protagoniste della giornata le immagini di un parterre che ci regala una Piacenza in grande spolvero.

ELEGANZA E GOSSIP Eleganza si, ma per molte anche sobrietà, nello stile che ha fatto di Giorgio Armani l’icona di una moda basata sul taglio, sui dettagli, sulla ricerca innovativa nei tessuti e nelle fogge. E poi non dimentichiamo che la cerimonia si é svolta di mattina, escludendo già, dunque, qualunque outfit in odore di “serata di gala” o giù di lì.

Tailleur, dunque, per Isabella Ferrari. Giacca e pantaloni, rigorosamente Armani, con camicia  chiara e occhiali tondi, l’attrice piacentina ha raggiunto il Municipale per condividere con quello che ha definito “un amico” l’emozione di questa giornata e i valori delle radici piacentine, che accomunano entrambi (entrambi, peraltro, via da Piacenza prima dei 20 anni, a cercare la propria strada lontano da qui).

Isabella Ferrari

Con lei anche la nipote di Armani, Roberta, in prima fila e con tailleur della griffe di famiglia. Elegante ed emozionata ha seguito la cerimonia apprezzando soprattutto l’accoglienza di una città che non ha mai dimenticato uno zio tanto famoso quanto riservato.

In prima fila al Municipale Roberta Armani

Tailleur anche per diverse giornaliste di riviste di moda o di testate nazionali. La giornata piacentina di Giorgio Armani ha catalizzato l’attenzione dei media e di tanti operatori di settore nell’ambito del lusso e della moda. Molti di loro non si sono accontentati di reportage a distanza e hanno raggiunto Piacenza per seguire in presenza l’omaggio a Giorgio Armani: allo stilista, all’imprenditore, ma soprattutto alla persona e al bagaglio di valori che ne hanno fatto il Re della moda nel mondo.

Cristina Ferrari insieme alla sindaca Katia Tarasconi
Maria Grazia Sabato

L’ABITO DELLA SINDACA KATIA TARASCONI Tra i volti noti della città, parlando ancora di eleganza, notate: Paola Gazzolo, Presidente del Consiglio Comunale di Piacenza, in tailleur chiaro, adatto alla circostanza, Cristina Ferrari, Direttore del Teatro Municipale di Piacenza, che ha optato per il nero con giacca lunga e profilo in raso, Maria Grazia Sabato, con giacca scura di Armani ravvivata da una grande spilla/fiore risalente-ci ha spiegato lei- ad una delle prime linee del Maestro (1989 circa).

Last but not least, la sindaca Katia Tarasconi che invece, seguendo uno stile avviato in campagna elettorale, ha preferito un abito di lunghezza appena sotto al ginocchio (o era spezzato maglia e gonna?), in questo caso scuro, con corpetto stretto, gonna ampia e, abbandonate le le scarpe comode o sneakers, un deciso tacco alto.

Insomma, l’impegno per apparire al meglio a un uomo che ha riscritto la storia della moda, c’é stato un pò per tutte, con risultati che non saremo noi, qui, a giudicare, ma che i social hanno già promosso o bocciato.

Quanto ad Armani, a Piacenza é sembrato concentrato su altro, sui suoi ricordi nella città dove ha vissuto infanzia e giovinezza, sull’emozione di ritrovare luoghi conosciuti, sulla responsabilità a cui é chiamato anche con questa nuova laurea come esempio e modello per tanti giovani che guardano a lui con ammirazione.

E poi, lo ha dichiarato tante volte, anche in un’intervista di qualche anno fa che sta girando sui social, a mò di mantra “Una donna intelligente, con un brutto vestito, può anche, al momento, allontanarti. Poi, quando scopri che é intelligente, il vestito non esiste”. E se lo dice lui…

Grazie a Piacenzaonline per alcune delle foto che pubblichiamo

Mirella Molinari
Mirella Molinarihttps://www.piacenzadiario.it
Mirella Molinari è una giornalista piacentina. Per 15 anni Direttore del Telegiornale di Teleducato Piacenza, è stata la prima donna a Piacenza alla guida di una redazione televisiva e una delle prime telereporter piacentine in grado di realizzare riprese e montaggi video. E proprio nel panorama della tv piacentina ha portato uno stile del tutto nuovo, più spontaneo e vero. E’ sua l’idea di un format di successo, come “Per la strada”: storie di vita vissuta, interviste girate tra le gente, nei bar all’aperto e nei luoghi simbolo della città. Come Direttore del Tg ha coordinato e condotto, oltre a due edizioni di news quotidiane, dirette elettorali, confronti politici, programmi di approfondimento e attualità come “Diario” e “Piacenza Europa”, di cui ha firmato centinaia di puntate. Responsabile anche del sito di Teleducato Piacenza fino al 2014, dal 2015 gestisce e coordina, insieme alla figlia, Laura Parmeggiani, il blog Piacenza Diario. Anche in questo caso, un primo esempio di approfondimento più vicino ai temi della gente, con lo scopo di raccontare storie vere e di raccogliere opinioni e commenti lontani da stereotipi omologati. Laureata in lettere e diplomata in pianoforte , Mirella Molinari è anche insegnante di musica e, sempre per la tv, ha curato programmi di divulgazione culturale/musicale. Tra i più apprezzati: “Scena e retroscena”, dedicato alla stagione lirica piacentina, con interviste, anticipazioni ed esclusivi “dietro le quinte” , ma anche le dirette delle prime del Municipale di Piacenza. Tra le tante, memorabile la 400esima recita di Rigoletto per Leo Nucci, condotta in diretta e in esclusiva da Mirella Molinari, nel 2008, per Teleducato. Ha curato documentari storici tra cui quello dedicato alla congiura farnesiana, in collaborazione con la Banca di Piacenza, “Margherita d’Austria, Duchessa dimenticata” e, ancora per la Banca di Piacenza, due documentari dedicati a restauri in San Sisto e presso la Collegiata di Cortemaggiore. Convinta della necessità di dare spazio ai giovani, ha ospitato in redazione decine di ragazzi, per una prima esperienza giornalistica. Ha coordinato e firmato il primo Tg realizzato da studenti, con il progetto triennale di videogiornalismo scolastico, in collaborazione con il Liceo Artistico Cassinari di Piacenza.
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