“Nessun veto da parte della Regione per il Klimt a Parma o altrove, né da parte di altri. Il cda della Galleria Ricci Oddi è autonomo. Si dialoga, ovviamente, con il Comune che è rappresentato da me e dall’Avvocato Giuffrida, ma le decisioni le prendiamo senza ingerenze” A parlare è Massimo Ferrari, Presidente della Galleria Ricci Oddi di Piacenza, già intervistato da altri colleghi in queste ore, sollecitato anche su temi che altrove non aveva affrontato. Al centro della discussione la mancata, secondo qualcuno tardiva presentazione del Ritratto di Signora di Klimt, l’opera della Ricci Oddi ritrovata dopo anni dal furto e attualmente custodita nel caveau della Banca di Piacenza.
“ Non ho sentito nulla a proposito di questa vicenda della Regione che ci avrebbe chiesto di esporre il Klimt prima a Parma, ma comunque non è andata così. Il Ritratto di Signora non è stato esposto in Galleria il 4 luglio, in occasione della Festa di Sant’Antonino, perché non c’erano le condizioni di sicurezza. Il percorso è complesso, stiamo lavorando alla teca, agli spazi, alla climatizzazione e alle facciate, progetti in fieri o in fase di assegnazione, tasselli indispensabili per creare le condizioni giuste per ospitare un progetto di rilancio della Galleria, anche attraverso il Klimt”
Tempi non brevi, insomma, coordinati in sinergia con il Comune. Nel frattempo?
“ La Galleria riaprirà a breve, domani ne parlerò con tutti, cda e personale, e decideremo-ci dice il Presidente Ferrari- penso però di riuscire ad aprire entro la settimana, senza dover aspettare la riapertura di XNL, la mostra a palazzo ex Enel, di cui la Galleria ospita alcuni pezzi e che sarà di nuovo visitabile dal 26 settembre. Vogliamo aprire la Galleria alla città, vogliamo che la gente venga e che possa intanto ammirare anche la Pisana di Arturo Martini, opera in comodato d’uso per tre anni, sistemata in modo da essere valorizzata e meritevole di essere vista”
Tra i primi appuntamenti dalla riapertura, tra i più attesi della nuova stagione, la serata del Rotary Piacenza fissata per lunedì 14 settembre e confermata. L’occasione per inaugurare ufficialmente il Salone d’Onore della Galleria che proprio grazie al contributo del club piacentino tornerà come lo aveva concepito l’architetto Ulisse Arata. Liberato da pareti provvisorie, che per 10 anni ne hanno modificato l’immagine, il Salone tornerà ad esprimere la sua vera identità. I lavori, anche di messa in sicurezza, sono stati finanziati grazie al contributo del Rotary Piacenza in una staffetta di ben quattro Presidenti Gerry Gerosa, Pietro Coppelli, Giorgio Visconti e Augusto Pagani (che guiderà il Rotary Piacenza il prossimo anno). La prima serata rotariana dell’anno di Presidenza di Visconti, sarà dunque in Galleria, con cerimonia di inaugurazione del Salone e cena negli spazi esterni.
“Il Rotary Piacenza è amico della Galleria Ricci Oddi da sempre, e lo sarà anche in futuro-ha rimarcato il Presidente Ferrari-Accanto alla Banca di Piacenza e alla Fondazione di Piacenza e Vigevano, anche il Rotary Piacenza da sempre fa la sua parte. Non solo sostegno economico, ma anche empatia nei confronti della Galleria e del progetto che esprime. Qualcosa di più del dare soldi , una condivisione più profonda che implica seguire le vicende della galleria con partecipazione e affetto.”
Dunque, la Galleria Ricci Oddi, nel bene e nel male, è tornata prepotentemente al centro della discussione piacentina e, dopo l’articolo di Vittorio Sgarbi su Il Giornale, anche, in qualche modo, nazionale. Presidente Ferrari, in queste ore non sono mancate le polemiche sulla gestione della Galleria, sulla presunta mancanza di strategia, sulle scelte per il Klimt e non solo. Cosa le ha dato più fastidio di quanto apparso sulla stampa e sui social?
“Non ho seguito le polemiche di queste ore- conclude il Presidente Massimo Ferrari-ma posso ribadire una concetto: esporre il Klimt significa dare una nuova vita alla Galleria, tutto ciò che è lontano da questa idea e che è strumentale ad altri interessi, io non lo considero nemmeno.”
Mirella Molinari