HomeAttualitàDUE ARCHISTAR PER IL MUSEO TECNOLOGICO MAE A FIORENZUOLA

DUE ARCHISTAR PER IL MUSEO TECNOLOGICO MAE A FIORENZUOLA

La storia e il futuro insieme. Il Museo Tecnologico di Mae é il segno di una produttività che non dimentica le proprie radici e il valore che ha, dare un senso e una casa alla storia. Accanto al centro di ricerca e a quello operativo destinato alla produzione di fibra di carbonio, il progetto nato dall’accordo tra la piacentina MAE Spa e Leonardo prevede, a Fiorenzuola, anche la realizzazione di uno spazio museale. Lo firmano due eccellenze come Italo Rota e Carlo Ratti, nomi prestigiosi nei settori internazionali del design e dell’architettura, pronti a dare corpo a un’idea che fa di un progetto imprenditoriale qualcosa di molto interessante anche dal punto di vista culturale. Ma soprattutto, qualcosa di significativo rivolto alle nuove generazioni. Un percorso interessante per tutti, ma in particolare per gli studenti. Lo ricordano in una breve nota entrambi i professionisti, e lo ha ribadito Italo Rota a Piacenza, durante la presentazione del progetto Lampo presso la sede di Confindustria Piacenza.

Lo studio internazionale di design e innovazione CRA-Carlo Ratti Associati (Torino e New York) e l’architetto Italo Rota annunciano l’avvio dei lavori di progettazione  del nuovo Museo Tecnologico di Mae a Fiorenzuola d’Arda (PC). Il progetto punta a svelare  e aprire al pubblico la storia e il futuro di MAE, azienda specializzata nell’industria per la fabbricazione di fibra di poliacrilonitrile (PAN), dalle origini con la produzione di fibre acriliche fino all’innovazione del processo destinato all’industria della fibra di carbonio.
“Come studio di design e innovazione, siamo particolarmente felici di lavorare con MAE, azienda che opera in un settore in grande fermento come quello dell’industria per la fibra di carbonio. Immaginiamo il Museo MAE quasi come un viaggio che, attraverso un’esperienza immersiva, possa raccontare un aspetto di primaria importanza nel quadro della storia materiale del mondo contemporaneo.” commenta Carlo Ratti, fondatore di CRA-Carlo Ratti Associati e professore al MIT Senseable City Lab.
“Da sempre la storia è segnata dalle evoluzioni della materia e delle tecnologie che la producono. Il Museo MAE consentirà di ripercorrere  la storia della fibra, dagli albori della fibra acrilica che ha reso centrale il tessile italiano nel mondo, fino alla robustezza e leggerezza della fibra di carbonio, oggi un materiale chiave per l’innovazione”, aggiunge Italo Rota, architetto e Direttore scientifico di NABA Nuova Accademia di Belle Arti di Milano.

L’Architetto Italo Rota accanto a Marco Rovellini di MAE durante la conferenza stampa a Confindustria Piacenza


Nelle intenzioni della famiglia Rovellini, non solo un modo per ribadire il legame forte con il territorio, ma anche la volontà di dare spessore anche culturale a un progetto imprenditoriale ed economico. Si guarda lontano, si guarda al futuro, all’impiego massiccio che la fibra di carbonio avrà nei prossimi anni in vari settori, alle potenzialità del suo sviluppo e delle sue applicazioni. Ma non si dimentica il passato. Quel filo sottile che, mai per caso, collega queste attività a quanto già fatto a Piacenza. Per l’azienda di Marco Rovellini, la conferma di uno stile sobrio, ma incisivo, che alle parole preferisce i fatti e che, oltre alle tante presenze in Cina, negli Stati Uniti e in altri paesi del mondo, non trascura le proprio origini e il piacere di poter contribuire a fare crescere di pari passo azienda e territorio.

Mirella Molinari
Mirella Molinarihttps://www.piacenzadiario.it
Mirella Molinari è una giornalista piacentina. Per 15 anni Direttore del Telegiornale di Teleducato Piacenza, è stata la prima donna a Piacenza alla guida di una redazione televisiva e una delle prime telereporter piacentine in grado di realizzare riprese e montaggi video. E proprio nel panorama della tv piacentina ha portato uno stile del tutto nuovo, più spontaneo e vero. E’ sua l’idea di un format di successo, come “Per la strada”: storie di vita vissuta, interviste girate tra le gente, nei bar all’aperto e nei luoghi simbolo della città. Come Direttore del Tg ha coordinato e condotto, oltre a due edizioni di news quotidiane, dirette elettorali, confronti politici, programmi di approfondimento e attualità come “Diario” e “Piacenza Europa”, di cui ha firmato centinaia di puntate. Responsabile anche del sito di Teleducato Piacenza fino al 2014, dal 2015 gestisce e coordina, insieme alla figlia, Laura Parmeggiani, il blog Piacenza Diario. Anche in questo caso, un primo esempio di approfondimento più vicino ai temi della gente, con lo scopo di raccontare storie vere e di raccogliere opinioni e commenti lontani da stereotipi omologati. Laureata in lettere e diplomata in pianoforte , Mirella Molinari è anche insegnante di musica e, sempre per la tv, ha curato programmi di divulgazione culturale/musicale. Tra i più apprezzati: “Scena e retroscena”, dedicato alla stagione lirica piacentina, con interviste, anticipazioni ed esclusivi “dietro le quinte” , ma anche le dirette delle prime del Municipale di Piacenza. Tra le tante, memorabile la 400esima recita di Rigoletto per Leo Nucci, condotta in diretta e in esclusiva da Mirella Molinari, nel 2008, per Teleducato. Ha curato documentari storici tra cui quello dedicato alla congiura farnesiana, in collaborazione con la Banca di Piacenza, “Margherita d’Austria, Duchessa dimenticata” e, ancora per la Banca di Piacenza, due documentari dedicati a restauri in San Sisto e presso la Collegiata di Cortemaggiore. Convinta della necessità di dare spazio ai giovani, ha ospitato in redazione decine di ragazzi, per una prima esperienza giornalistica. Ha coordinato e firmato il primo Tg realizzato da studenti, con il progetto triennale di videogiornalismo scolastico, in collaborazione con il Liceo Artistico Cassinari di Piacenza.
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