Iscrizioni da record e livello artistico altissimo dei partecipanti. Un binomio non facile da trovare quello che ha caratterizzato la settima edizione del Concorso Internazionale San Colombano. La vincitrice è il soprano cinese WenMeng Gu, 32 anni, premiata dall’assessore alla cultura Christian Fiazza, ma doti notevoli le hanno dimostrate molti altri tra 150 iscritti al contest. Per la sezione musica sacra il primo premio è andato a Marta Pacifici, 25 anni, mentre è stato un musicista di Cosenza, Daniele Croce, 32 anni, ad aggiudicarsi il premio per la miglior composizione di un’aria contemporanea originale su testo sacro.
Grande soddisfazione per la direttrice artistica e presidente di DeA Donne e Arte, il soprano piacentino Giovanna Beretta, ideatrice del Concorso e ancora una volta grande regista di giornate intense tra audizioni e concerti. Al sua fianco le giurie declinate in base alle tre diverse sezioni e presiedute da nomi prestigiosi quali Roberto Servile, Federico Maria Sardelli, Carlo Forlivesi. Per Piacenza, la conferma di un Concorso Internazionale che porta in città decine di giovani artisti da tutto il mondo. Una vetrina culturale importante in un ambito dove non è facile accreditarsi per serietà e qualità della proposta.
TRE SEZIONI, DIVERSI PREMI
E una bella vetrina non è mancata nemmeno per i vincitori e per i finalisti delle tre sezioni. Il Concorso li ha impegnati nelle audizioni, ma li ha anche premiati in modo completo con la possibilità di un’esibizione pubblica.
Per quanto riguarda la sezione lirica, voci in evidenza nel corso del Concerto finale presso la Cappella Ducale di Palazzo Farnese, sabato sera, 19 ottobre, accompagnati al pianoforte da Gaboon Ko.
Oltre al soprano cinese WenMeng Gu, 32 anni, prima classificata, sono stati protagonisti:
il basso piacentino Agostino Subacchi, 29 anni , voce davvero interessante, che si è aggiudicato la seconda posizione e che é stato premiato dal presidente di giuria M°Roberto Sèrvile e il tenore Hyun-Seo Park,32 anni, della Corea del Sud.
Il Premio speciale per la migliore interpretazione di un’aria verdiana, offerto da da Aers Associazione Emilia Romagna Stuttgart, è andato al tenore cinese Chen Zizhao, 28 anni, mentre il Premio speciale per la migliore interpretazione rossiniana lo ha meritato il mezzosoprano giapponese Sugiyama Saori, 28 anni
Il Premio speciale Ruggero Leoncavallo, offerto da Fondazione Ruggero Leoncavallo di Brissago (Svizzera) è stato consegnato al mezzosoprano Anna Trotta, 33 anni e al giovanissimo tenore Emanuele Pellegrini, 22 anni; anche in questo caso voci straordinarie destinate a traguardi importanti.
Infine, per la lirica, il Premio speciale Istituto Italiano di cultura di Stoccarda è stato assegnato a Benedetta Mazzetto, 30 anni, mezzosoprano e ad Agostino Subacchi, basso. Entrambi sono stati premiati dal Dottor Cesare Ghilardelli dell’istituto Italiano di cultura di Stoccarda.
Molto interessanti anche le voci selezionate nell’ambito della sezione musica sacra, un repertorio particolare, valutato dalla giuria presieduta da uno specialista del calibro di Federico Maria Sardelli, direttore, musicologo, compositore, flautista e, appunto, grande esperto di musica barocca, attualmente impegnato come direttore d’orchestra a Cremona nell’allestimento dell’opera di Mozart “Così fan tutte” che sarà in scena al Ponchielli dal 31 ottobre. Ecco dunque i nomi dei premiati:
Primo Premio :Marta Pacifici, 25 anni, premiata dal presidente di giuria
Secondo Premio: Anna Trotta, 33 anni
Terzo Premio: Rui Hoshina, 34 anni
Premio miglior aria sacra in tedesco: Justina Vaitkute, 32 anni , premio offerto dall’ Associazione per la cooperazione tra il Baden-Württemberg e l’Italia.
Premio speciale Bibiena art Festival a Maria Clara Maiztegui, 39 anni, soprano e Margherita Scaramuzzino, 25 anni, mezzosoprano.
In questo caso il concerto dei finalisti si è svolto domenica 20 presso il Duomo di Piacenza accompagnati all’organo da Federico Perotti.
Nell’ambito della serata è stato annunciato il premio per la miglior composizione di un’aria contemporanea originale su testo sacro assegnato, come già riferito, a Daniele Croce, 32 anni, di Cosenza.
UN CONCORSO SEMPRE PIU’ PRESTIGIOSO
Piacenza produce cultura. E lo fa in vari ambiti con risultati eccellenti che, anche questa volta, val la pena rimarcare. Il Concorso San Colombano, giunto alla settima edizione, ha confermato tutte le sue potenzialità come fucina di giovani artisti, interpreti e compositori, e come motore per far vivere, con tutta la dignità che gli spetta, un mondo musicale che a volte appare lontano dai giovani, almeno quanto a pubblico, e quindi a rischio di oblio. Fa ben sperare il fatto che invece non siano pochi i talenti al di sotto dei 30 anni che portano avanti la tradizione del belcanto affrontando sacrifici e impegno notevole.
A Piacenza sono arrivati da 25 nazioni diverse, con forti motivazioni e talenti interessanti “Devo dire che in questa edizione del Concorso abbiamo registrato una qualità notevole, più alta rispetto ad altri anni-conferma la presidente Beretta- Abbiamo ascoltato con molto interesse non solo artisti asiatici, ma di diverse nazionalità, anche molti italiani e, mi piace sottolinearlo, anche piacentini tra cui il basso Agostino Subacchi, 29 anni, che infatti è stato premiato e che ha dato prova di grande talento e di una presenza scenica rilevante. Nel complesso un’edizione che ci ha regalato emozioni e soddisfazioni gratificandoci, compensando gli sforzi organizzativi che, per garantire qualità e serietà, non sono pochi”.
In giuria, accanto a Giovanna Beretta e ai tre presidenti, anche Roberta Vacca, compositrice, docente del Conservatorio Casella di Aquila, Roberto Codazzi, direttore artistico musicale del Museo del Violino di Cremona, Camillo Mozzoni Direttore d’orchestra, docente del Conservatorio Nicolini di Piacenza, Caterina Calderoni, compositrice, docente del Conservatorio Verdi di Milano, e Cesare Ghilardelli rappresentante dell’Istituto Italiano di cultura di Stoccarda.
Un plauso speciale non può mancare per i due accompagnatori: Gaboon Ko al pianoforte e Federico Perotti all’organo, entrambi preparati e raffinati esecutori, indispensabili per la buona riuscita della manifestazione. E un grazie va anche a chi ha creduto ancora in questa iniziativa realizzata in collaborazione con il Comune di Piacenza e con il contributo della Regione Emilia Romagna, della Fondazione di Piacenza e Vigevano e della Camera di Commercio dell’Emilia.