Penso che siamo alla fine della nostra civiltà industriale. Del resto tutte le civiltà sono finite e non si capisce perché proprio questa, così contraddittoria, inquinante, violenta, spesso assurda, guidata da delirio di onnipotenza, da ottusi egoisti, da incompetenti , condizionata dallo strapotere della tecnologia e della finanza, non si capisce perché proprio questa “civiltà” non dovrebbe finire. Seppur graduale, ma in continua accelerazione, il declino è evidente. Il primo segno è la mancanza del semplice buon senso nell’applicazione di leggi e regolamenti come la cronaca rileva sempre più spesso.
Abbiamo visto assolvere un marito violento perché di altra cultura, come se spiegazione fosse, ma non è, giustificazione. C’è notizia di una mamma condannata a un anno e due mesi per aver dato uno schiaffo alla figlia minorenne che inviava proprie foto porno a un maggiorenne. Certo sarebbe meglio far ragionare prima di menar le mani, ma a volte i giovani non vogliono sentir ragioni, non sono in grado di capire il punto di vista dei genitori. Immagino che lo schiaffo sia partito d’istinto, a caldo, sotto choc. Doveva darle una medaglia perché “così va il mondo”?
L’anno scorso un diciassettenne in motorino è stato investito e ucciso da un ubriaco. Ora viene chiesto a sua madre di pagare 183 euro per “la rimozione dei rottami e la pulizia dei “liquami ” . Terrificante chiamare “liquami” il sangue del ragazzo. Riusciamo a immaginare cosa ha provato quella mamma nel veder degradato il sangue, la vita, di suo figlio, a “liquame” schifoso? L’ingiunzione è un clamoroso errore perché è colpa del conducente ubriaco e non della vittima se si è dovuto ripulire la strada. Quindi chi ha emesso quella fattura e chi l’ha autorizzata dovrebbero restituire a quella madre almeno ii doppio della cifra e con tanto di scuse. Poi dovrebbero essere licenziati o almeno retrocessi. Ennesima vergogna burocratica. Quanto sarebbe utile sottoporre le persone, prima dell’assunzione, a test
di logica e, ancor più importante ad esami psicoattitudinali per evitare forse queste aberrazioni.
Bruna Milani
La burocrazia , necessaria per il funzionamento dello stato, purtroppo è un corpo senz’anima che spesso alimenta se stesso. Per fortuna ci sono delle eccezioni per cui, persone di buona volontà, cercano di umanizzare a proprio rischio e pericolo regole assurde.