Un’ovazione del foltissimo pubblico ha accolto ieri sera Margherita Vicario nel chiostro di San Colombano per l’incontro dopo il suo trascinante film “Gloria!”. In un dibattito vivace e partecipatissimo, moderato da Enrico Magrelli, Margherita Vicario ha poi raccontato al pubblico tanti aspetti sulla genesi e la realizzazione del film e della storia delle straordinarie musiciste portate sullo schermo con Gloria!
Questa sera al Bobbio Film Festival è in programma la proiezione di Dieci minuti diretto da Maria Sole Tognazzi che, assieme a Francesca Archibugi, ne firma anche la sceneggiatura, adattando per lo schermo il celebre romanzo “Per 10 minuti” (Feltrinelli) di Chiara Gamberale.
Dieci minuti nell’arco di una settimana da dedicare a cose mai fatte nella vita. Questa è la terapia psichiatrica che la dottoressa Brabanti assegna a Bianca, che dopo un tentato suicidio comincia a rimettere insieme i pezzi della sua vita e a comprendere poco alla volta le ragioni di tante cose, familiari e coniugali, che riguardano il suo rapporto con il marito, la madre e la sorellastra. Saranno proprio questi dieci minuti a portare a Bianca nuovi incontri, la scoperta di legami speciali e l’ascolto di chi ci ha sempre voluto bene.
A dialogare con il pubblico nell’incontro post proiezione condotto da Enrico Magrelli saranno la regista Maria Sole Tognazzi e la protagonista Barbara Ronchi, attrice già molto apprezzata dal pubblico del Festival nelle pellicole Rapito di Marco Bellocchio e Settembre.
Mercoledì 31 luglio è in programma La guerra del Tiburtino III della regista Luna Gualano, protagonista dell’incontro post proiezione assieme all’attore e produttore Pier Giorgio Bellocchio.
Il Bobbio Film Festival è organizzato da Fondazione Fare Cinema, in sinergia con il Comune di Bobbio, con il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano e di Ministero dei Beni Culturali e Regione Emilia-Romagna.
INFO E BIGLIETTI
Biglietto singolo: € 8 posto numerato
www.fondazionefarecinema.it (sezione “Bobbio Film Festival”)
I biglietti possono essere acquistati online, allo IAT di Bobbio (Piazza S. Francesco) tutti i giorni di Festival dalle 9.30 alle 12.30 oppure all’ingresso del chiostro di San Colombano dalle 19.30 alle 21.15.
Per informazioni telefonare al 333 581 0876 negli orari di apertura della biglietteria oppure scrivere a biglietteria@fondazionefarecinema.it
Note di regia
L’esigenza di raccontare personaggi femminili, esplorandone forza e fragilità, è la chiave che accomuna tutti i miei ultimi lavori. Sono passata da film come “Viaggio sola” a “Io e lei”, fino ad arrivare alla serie “Petra”, coltivando il desiderio costante di mettere in scena donne che avrei voluto vedere prendere vita sullo schermo.
Dopo aver letto il romanzo “Per dieci minuti” di Chiara Gamberale ho incontrato Francesca Archibugi, con cui ho iniziato a parlare di quanto questo libro contiene un’idea potente, che ci sarebbe piaciuto trasformare la sceneggiatura. Credo che l’abbandono sia la crisi centrale di ogni esistenza. Per questa ragione, abbiamo deciso di raccontare questa crisi mentre prende vita all’interno di una giovane donna. Crisi che si rivelerà rivoluzionaria e, al tempo stesso, capace di infrangere le incrostazioni egotiche del protagonista. Il racconto è certamente introspettivo, ma non costretto fra le quattro mura di una seduta di analisi, bensì scandito da una sequenza di prova e una serie di incontri che costringono la nostra protagonista a confrontarsi col mondo esterno. A tal proposito, vorrei esplorarne una simile condizione prendendo spunto da certe commedie indie americane, che entrano nell’intimità dei personaggi e ne indagano i grovigli interiori. Tutto questo intendo farlo con leggerezza ma anche – laddove occorre – con la necessaria forza drammatica. Quando incontriamo Bianca, la nostra questa si trova in un momento di profondo smarrimento, devastata dalla rottura del suo matrimonio, dalla perdita del lavoro, con un incidente stradale alle spalle a cui fa subito seguito un tentato suicidio.
Il suo percorso assieme alla dottoressa Brabanti, una psichiatra molto particolare, e assieme a Jasmine, una sorella che non sapeva di avere, si trasformerà in possibilità di rinascita, attraverso una serie di prove che sfidano tutte le sue paure e le conseguenti resistenze psicologiche. Immagino un film che sia al contemporaneo brillante e profondo, che appaia come un’avventura di vita che scorre seguendo in modo del tutto naturale l’andamento altalenante delle crisi e delle successive conquiste. La fotografia, la musica, il montaggio, contribuiranno apparentemente a questa idea di cinema naturale, privo di artifici, ma anche elegante e curato nel seguire la linea registica che ha caratterizzato i miei precedenti lavori.
Maria Sole Tognazzi
Maria Sole Tognazzi è regista e sceneggiatrice. Ultima dei quattro figli di Ugo Tognazzi, Maria Sole inizia a lavorare come aiuto regista in teatro con ‘Crack’. Come aiuto e assistente seguono numerosi altri film e parallelamente comincia a girare videoclip musicali per artisti come Sergio Cammariere, Carmen Consoli e Neffa. Nel 1997 firma la prima regia con il cortometraggio Non finisce qui seguito da C’ero anch’io col quale, nel 1999, si aggiudica il Globo d’oro come miglior cortometraggio, e Sempre a tempo del 2000. Due anni dopo approda alla regia del suo primo lungometraggio, “Passato prossimo”, con Paola Cortellesi, Claudio Santamaria e Valentina Cervi. Il film conquista il Globo d’oro 2003 per la miglior opera prima e la regista ottiene il Nastro d’argento 2003 come Miglior esordio. Nel 2008 presenta alla III edizione del Festival di Roma L’uomo che ama con Pier Francesco Favino e Monica Bellucci. Dirige poi Ritratto di mio padre (2010), Viaggio sola (2013), Io e lei (2015) e Tell It Like a Woman (2022). Per la televisione, è la regista dell’acclamata serie Petra, con Paola Cortellesi.