Positivo e continua fonte di ispirazione, per Silvia Rastelli, il rapporto con il padre Giorgio, noto scultore piacentino. Ma certo il cordone ombelicale artistico è già tagliato da tempo. Non scultura, ma pittura e danza. Non corpi e figure, ma soprattutto, per Silvia, volti e ritratti.
Silvia Rastelli è un’artista completa e con uno stile ben definito. Gli studi a Brera, le tante esperienze a livello internazionale, l’ambiente culturalmente fertile nel quale è cresciuta ne hanno fatto una pittrice apprezzata e performer originale. Non a caso, tra le tante collaborazioni, c’è già in cantiere anche quella con il teatro di Grazzano Visconti, riaperto da poco, simbolo di una cultura raffinata e di livello alto. Silvia, su invito della direttrice artistica Carolina Migli, sarà protagonista di un evento a luglio.
Musica, danza, arte visiva, linguaggi diversi che si uniscono in modo omogeneo, sviluppando un progetto preciso, questa la proposta di Silvia Rastelli “Io dipingo volti, ritratti, lineamenti e sguardi frammentati che raccontano storie diverse”.
Nell’intervista realizzata in Conservatorio a Piacenza parliamo di arte in generale, di cosa significa essere artista oggi, anche a Piacenza, della scelta di non accettare strade più facili con la prospettiva di guadagni più immediati “Di arte si vive? E a Piacenza, riesci a lavorare” Tante e diverse le domande a Silvia Rastelli a partire da quella, se volete scontata, del rapporto con un padre/maestro che rimane un riferimento importante, come del resto tutta la famiglia.
Il Conservatorio Nicolini è anche il luogo dove Silvia Rastelli si esibirà come artista ospite nell’ambito della rassegna “I concerti della domenica”. Silvia interagirà con la musica delle pianiste Maria Grazia Petrali (direttrice del Nicolini) e Paola Del Giudice, e con il pubblico. “Cartoline dall’Italia” questo il titolo dell’evento, si svolgerà domenica 14 maggio alle 10.45 nel Salone del Conservatorio Nicolini di Piacenza.