Non sono solo le decorazioni ad illuminare via Chiapponi, oggi, 20 dicembre 2022. E non é solo il profilo della Basilica di Sant’Antonino ad emanare fascino e bellezza in queste serate di attesa del Natale. Luce e bellezza arrivano anche da Biffi Arte. La celebre galleria piacentina, già motore culturale della città, torna a stupire con una mostra elegante e curata in modo egregio. “Giovanni Paolo Panini-un dossier piacentino. La formazione fra Piacenza e Roma” questo il titolo del percorso espositivo realizzato grazie al contributo di due curatori d’eccezione: Marco Horak e Fabio Obertelli. Appassionati, competenti, professionali. In collaborazione con Susanna Gualazzini e Carlo Scagnelli di Biffi Arte, tutti presenti alla conferenza stampa di presentazione di cui vi abbiamo già dato conto, hanno portato a termine in tempi relativamente brevi, vista l’importanza della mostra, un progetto di grande respiro che restituisce, almeno in parte, il valore del più grande pittore che Piacenza abbia mai avuto. E così dopo l’omaggio a Gustavo Foppiani, altro artista, altro periodo, la Galleria Biffi torna a ribadire lo stretto collegamento con il territorio, una vocazione non esclusiva, ma di certo un’attenzione confermata in diverse occasioni, con progetti ambiziosi, portati avanti con affetto e rigore scientifico.
DEDICATA AD ARISI Una mostra, quella dedicata a Panini, che non poteva non riportare in primo piano il lavoro, determinante ai fini della conoscenza di questo grande artista, realizzato da Ferdinando Arisi a partire dagli anni ‘60. Un omaggio al critico d’arte piacentino nel decennale della sua scomparsa, un modo per ripartire dalla sua eredità, riconoscendogli il merito di aver diffuso, attraverso le tante monografie, la conoscenza del pittore piacentino in tutto il mondo.
PANINI, DA PIACENZA A ROMA E così, fino al 19 marzo 2023, sarà possibile ammirare dipinti, e non solo, che accenderanno i riflettori sulla formazione di Panini. Gli anni piacentini, le prime composizioni architettoniche come rielaborazioni di Palazzo Gotico, quello che da Piacenza venne poi portato a Roma, come bagaglio culturale e di talento, quello che, partendo dalle sue radici, il pittore sviluppo’ poi nella sua carriera. Nella mostra a Biffi Arte, valore aggiunto, sono esposte anche opere inedite, mai mostrate prima al grande pubblico. Fondamentale, come ribadito dai curatori, il contributo di collezionisti piacentini, determinante per documentare l’intento di indagare questa parte della vita e dell’opera di Giovanni Paolo Panini.
UN GRANDE EVENTO CULTURALE-Bastava guardarsi intorno all’inaugurazione. Alla chiamata hanno risposto in tanti. Quantità e qualità delle presenze, direi. Un’immagine di partecipazione che non si é vista spesso, a Piacenza, in questi mesi di ripresa post Covid. Intellettuali, artisti, rappresentanti delle istituzioni, esperti di arte, appassionati. Un parterre da grande evento, ma anche la risposta dei piacentini ad una proposta culturale non facile, e allo stesso tempo affascinante. Non solo piacentini, però. La mostra ha l’obiettivo evidente di portare a Piacenza visitatori da lontano, e gli articoli delle testate nazionali di settore, in queste ore, stanno già intercettando l’attenzione e l’interesse anche oltre i confini provinciali. Un bel regalo di Natale per curatori e organizzatori, ma soprattutto per la città.