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Dialogo tra l’alta moda e il pret-a-porter

Chiusura con il botto per la mostra di Rosso Tiziano dedicata a Chino Bert e curata da Alessandro Malinverni. Un evento inconsueto che ha parlato di alta moda come arte e che ha riproposto la storia insolita di uno dei grandi protagonisti italiani di questo settore.

Giovedi 12 novembre dalle 15.30 “MODE incontra Chino”

Presentazione della collezione autunno-inverno della nota boutique piacentina in dialogo con le creazioni di Chino Bert.

Nell’ultima giornata di esposizione di una mostra che ci ha raccontato un’eccellenza della moda, dunque, la scelta di esporre abiti attuali in un gioco di confronti e di rimandi che esalteranno i disegni di Chino e la loro modernità. Scelta di successo anche quella di proporre visite guidate del percorso proposto in mostra. Tanta gente ha seguito questa proposta di Alessandro Malinverni.

E intanto anche lo Spazio Rosso Tiziano si é confermato un luogo di cultura e arte duttile e “multitasking”. In questo caso ha ospitato una mostra di oltre 40 figurini e 20 dipinti dello stilista Chino Bert (Pavia 1932-Albenga 2012). Un allestimento che raggruppa per tipologie anziché per cronologie e in cui sfilano i modelli che il famoso artista dell’Alta Moda realizzò per Mila Schön, le collezioni dedicate ai colori rosso, blu e arancio, gli elegantissimi abiti da sposa… Lo storico dell’arte piacentino, Alessandro Malinverni, accademico di Parma, ha ripercorso, nelle numerose visite guidate, la carriera di uno dei più geniali e raffinati protagonisti della moda italiana degli anni Cinquanta e Sessanta. Stilista di Mila Schön e delle sorelle Fendi, da lui portate al successo, Chino Bert, al secolo Franco Bertolotti, è stato anche costumista per il teatro e la televisione, giornalista e illustratore di moda (per l’Aurore, l’Observer, il Queen Magazine, La Notte di Milano), docente di moda, ideatore del primo numero di L’Uomo Vogue. I suoi abiti sono stati indossati dalle maggiori star italiane e internazionali: dalla first lady Jacqueline Kennedy alla cantante Mina, dalla stilista Jole Veneziani all’attrice Anna Maria Pierangeli, dall’ereditiera Barbara “Babe” Paley a Marella Agnelli. Entrato nell’Ordine di San Benedetto, non ha mai smesso di dedicarsi alla moda e all’arte. Negli anni Novanta ha iniziato una lunga riflessione sulla pittura di fiori, che lo ha portato a creare tele vivaci e coloratissime. La giornata finale della mostra, giovedì 12 novembre al pomeriggio, non poteva che essere un omaggio alla moda in generale, intesa come espressione di arte e talento. Un accostamento al pret-a-porter di oggi, con l’umiltà di non mescolare due forme diverse, lontane nel tempo e nel livello, ma accomunate comunque da una passione per il bello.

Mirella Molinari
Mirella Molinarihttps://www.piacenzadiario.it
Mirella Molinari è una giornalista piacentina. Per 15 anni Direttore del Telegiornale di Teleducato Piacenza, è stata la prima donna a Piacenza alla guida di una redazione televisiva e una delle prime telereporter piacentine in grado di realizzare riprese e montaggi video. E proprio nel panorama della tv piacentina ha portato uno stile del tutto nuovo, più spontaneo e vero. E’ sua l’idea di un format di successo, come “Per la strada”: storie di vita vissuta, interviste girate tra le gente, nei bar all’aperto e nei luoghi simbolo della città. Come Direttore del Tg ha coordinato e condotto, oltre a due edizioni di news quotidiane, dirette elettorali, confronti politici, programmi di approfondimento e attualità come “Diario” e “Piacenza Europa”, di cui ha firmato centinaia di puntate. Responsabile anche del sito di Teleducato Piacenza fino al 2014, dal 2015 gestisce e coordina, insieme alla figlia, Laura Parmeggiani, il blog Piacenza Diario. Anche in questo caso, un primo esempio di approfondimento più vicino ai temi della gente, con lo scopo di raccontare storie vere e di raccogliere opinioni e commenti lontani da stereotipi omologati. Laureata in lettere e diplomata in pianoforte , Mirella Molinari è anche insegnante di musica e, sempre per la tv, ha curato programmi di divulgazione culturale/musicale. Tra i più apprezzati: “Scena e retroscena”, dedicato alla stagione lirica piacentina, con interviste, anticipazioni ed esclusivi “dietro le quinte” , ma anche le dirette delle prime del Municipale di Piacenza. Tra le tante, memorabile la 400esima recita di Rigoletto per Leo Nucci, condotta in diretta e in esclusiva da Mirella Molinari, nel 2008, per Teleducato. Ha curato documentari storici tra cui quello dedicato alla congiura farnesiana, in collaborazione con la Banca di Piacenza, “Margherita d’Austria, Duchessa dimenticata” e, ancora per la Banca di Piacenza, due documentari dedicati a restauri in San Sisto e presso la Collegiata di Cortemaggiore. Convinta della necessità di dare spazio ai giovani, ha ospitato in redazione decine di ragazzi, per una prima esperienza giornalistica. Ha coordinato e firmato il primo Tg realizzato da studenti, con il progetto triennale di videogiornalismo scolastico, in collaborazione con il Liceo Artistico Cassinari di Piacenza.
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