Non si ferma e continua con nuovi stimoli l’attività di divulgazione dell’operato e del sacrificio di Don Giuseppe Borea, il sacerdote piacentino fucilato il 9 febbraio 1945, a nemmeno 34 anni e a due mesi dalla fine della guerra, e divenuto simbolo della Resistenza in Valdarda e non solo. Tra gli appuntamenti di questi giorni, ricordiamo quello di domenica 24 ottobre nella Sala consiliare del Comune di Morfasso “La fede e il sangue. Don Giuseppe Borea e il suo operato nel territorio di Morfasso”. Un incontro organizzato in collaborazione con il Museo della Resistenza piacentina e a cui prenderanno parte il sindaco di Morfasso Paolo Calestani, l’Avv. Corrado Sforza Fogliani, che ha curato la ricostruzione del processo subito da Don Borea, Andrea Losi, Presidente del Museo della Resistenza piacentina, don Jean Laurent Konango, parroco di Morfasso, Lucia Romiti, autrice del libro “Quando l’amore é più forte dell’odio” e Giuseppe Borea, nipote dell’omonimo sacerdote e motore infaticabile delle tante iniziative messe in atto per ricordarlo.

Un incontro simile, nei contenuti, é stato quello proposto giorni fa al Rotary Piacenza con il titolo “La fede e il sangue. Don Giuseppe Borea e i 123 sacerdoti “martiri” dell’Emilia Romagna”. Giuseppe Borea, ospite del Presidente del club piacentino Augusto Pagani, é stato protagonista, insieme all’Avv. Corrado Sforza Fogliani e a Don Davide Maloberti Direttore de “Il Nuovo Giornale”, di una conviviale presso il Grande Albergo Roma. In modo appassionato e completo Borea ha raccontato la storia di Don Borea, di come si prodigò, senza risparmiarsi mai, per offrire assistenza morale e spirituale a tutti, non solo ai partigiani; di come affrontò un processo farsa, con accuse infondate; di quanto coraggio e dignità ebbe in tutta la sua breve vita fino alla fine e soprattutto di come il suo esempio oggi possa costituire un valore importante, nel nome di tutti i sacerdoti (soprattutto quelli emiliano romagnoli) che come Don Borea pagarono con la vita la loro generosità e trasparenza di intenti.

Una serata molto partecipata, quella del Rotary Piacenza, resa ancora più emozionante dalla proiezione di due video: ”La guerra cristiana di don Giuseppe Borea” realizzato da ISREC-Regione Emilia Romagna e ”Giuseppe Borea. Quando l’ amore e’ piu’ forte dell’ odio”, testo di Lucia Romiti (autrice del libro omonimo), editing Laura Parmeggiani. Immagini e testimonianze di grande impatto che hanno raccontato i ricordi, i luoghi, i valori della terra piacentina in una pagina di storia nazionale ancora quanto mai attuale. E parlando dei luoghi, non si può non ricordare che proprio nei giorni scorsi é stato inaugurato Il cammino di Don Borea, un nuovo sentiero partigiano che si snoda dalla parrocchia di Obolo al Preventorio di Bramaiano, sede dell’ospedale partigiano durante la Resistenza.
Bonjour,
Je souhaiterais etre mise en relation avec Giuseppe Borea pour une affaire de la plus haute importance.
Merci de prendre contact avec lui et lui communiquer mes coordonnées.
Je compte sur vous.
Salutations