HomeCulturaArteCos'é e come funziona CalmerArt, l'opera d'arte che arreda e irradia benessere

Cos’é e come funziona CalmerArt, l’opera d’arte che arreda e irradia benessere

E’ stato presentato a Piacenza il primo progetto di CalmerArt, un oggetto artistico che irradia benessere ed energia. Un’idea innovativa che ha trovato spazio presso la Galleria Biffi Arte con un incontro molto partecipato. Alberto Negri e Laura Groppi di Spazio Tesla, con l’intervento dell’Ing. Franco Solia, hanno illustrato le caratteristiche di questo oggetto; in pratica, un’opera d’arte che raggruppa al suo interno luce, frequenze ed acqua. Un esempio di applicazione di fisica del futuro che potrebbe contribuire a migliorare lo stato di benessere nell’ambiente.

COME NASCE CalmerArt Da CalorArt a CalmerArt. L’idea iniziale, poi perfezionata, era quella quella di creare un oggetto artistico che producesse anche calore. Di questo primo approccio, nello sviluppo successivo, sono rimasti alcuni elementi, con finalità più mirate al benessere.

In pratica CalmeArt é un’opera d’arte digitale, retroilluminata, completata da una struttura d’acciaio contenente acqua. Abbandonata l’idea di irradiare calore, il team che se ne sta occupando, ha concentrato l’attenzione su un altro aspetto. L’obiettivo è quello di creare un complemento d’arredo arricchito da un elemento artistico riprodotto in forma digitale, su una lastra di cristallo, con illuminazione soffusa e propagazione di benessere. Come? Cosa ci potrebbe portare benessere? Oltre alla luce e al valore rasserenante dell’opera d’arte, anche l’acqua può portare un contributo in questa direzione “Siamo fatti per il 70% di acqua- ha ricordato Alberto Negri durante l’incontro- possiamo dunque metterci in empatia con le informazioni contenute in essa.”

IL TEAM AL LAVORO PER CALMERART Nessuna stregoneria, nessun messaggio fuorviante in termini di terapia o cura. Gli esperti di Spazio Tesla, associazione piacentina di promozione sociale senza fini di lucro, si occupano da anni di quella che viene definita “scienza di confine” e conoscono bene  l’importanza di una comunicazione corretta basata anche su solide e autorevoli collaborazioni. In questo caso, al lavoro,  sul progetto di CalmeArt, ci sono diverse realtà professionali, di tutto rispetto:in primo piano il contributo del Prof. Piergiorgio Spaggiari, fisico e medico (già braccio destro di Carlo Rubbia) e dell’Ing. Franco Solia, conosciuto e apprezzato a livello internazionale; accanto a loro Alberto  Negri di Spazio Tesla, e con  lui Laura Groppi, entrambi con il ruolo di collante tra le parti imprenditoriale e scientifica,  tenendo conto che al prototipo, stanno lavorando anche un imprenditore, uno stilista di moda e una studentessa di medicina.

IL RUOLO DI PIACENZA  Prodotti tra Veneto, Toscana  e Lombardia, i primi esempi di CalmerArt passeranno da Piacenza prima della distribuzione perché  è qui, grazie al lavoro dell’Ing. Solia, che metallo e acqua verranno energizzati. Entro la primavera 2023, potrebbe già esserci il prototipo da mostrare al pubblico e da candidare per un eventuale brevetto, come oggetto di benessere innovativo.

Alla base, come sempre, l’idea di poter incidere, con piccoli ma significativi interventi, sulla qualità della vita delle persone. Con costi relativamente limitati. Gli ideatori non si sbilanciano, ma l’acquisto dovrebbe rappresentare un impegno economico accessibile a molti, se non a tutti. Quanto all’impiego e alla collocazione, si pensa a spazi pubblici (gallerie d’arte o RSA per fare un esempio) ma anche ad abitazioni private, per chi voglia investire in un’opera d’arte un po’ diversa, capace di sviluppare pienamente le proprie benefiche potenzialità su qualsiasi essere o creatura vivente.

Mirella Molinari
Mirella Molinarihttps://www.piacenzadiario.it
Mirella Molinari è una giornalista piacentina. Per 15 anni Direttore del Telegiornale di Teleducato Piacenza, è stata la prima donna a Piacenza alla guida di una redazione televisiva e una delle prime telereporter piacentine in grado di realizzare riprese e montaggi video. E proprio nel panorama della tv piacentina ha portato uno stile del tutto nuovo, più spontaneo e vero. E’ sua l’idea di un format di successo, come “Per la strada”: storie di vita vissuta, interviste girate tra le gente, nei bar all’aperto e nei luoghi simbolo della città. Come Direttore del Tg ha coordinato e condotto, oltre a due edizioni di news quotidiane, dirette elettorali, confronti politici, programmi di approfondimento e attualità come “Diario” e “Piacenza Europa”, di cui ha firmato centinaia di puntate. Responsabile anche del sito di Teleducato Piacenza fino al 2014, dal 2015 gestisce e coordina, insieme alla figlia, Laura Parmeggiani, il blog Piacenza Diario. Anche in questo caso, un primo esempio di approfondimento più vicino ai temi della gente, con lo scopo di raccontare storie vere e di raccogliere opinioni e commenti lontani da stereotipi omologati. Laureata in lettere e diplomata in pianoforte , Mirella Molinari è anche insegnante di musica e, sempre per la tv, ha curato programmi di divulgazione culturale/musicale. Tra i più apprezzati: “Scena e retroscena”, dedicato alla stagione lirica piacentina, con interviste, anticipazioni ed esclusivi “dietro le quinte” , ma anche le dirette delle prime del Municipale di Piacenza. Tra le tante, memorabile la 400esima recita di Rigoletto per Leo Nucci, condotta in diretta e in esclusiva da Mirella Molinari, nel 2008, per Teleducato. Ha curato documentari storici tra cui quello dedicato alla congiura farnesiana, in collaborazione con la Banca di Piacenza, “Margherita d’Austria, Duchessa dimenticata” e, ancora per la Banca di Piacenza, due documentari dedicati a restauri in San Sisto e presso la Collegiata di Cortemaggiore. Convinta della necessità di dare spazio ai giovani, ha ospitato in redazione decine di ragazzi, per una prima esperienza giornalistica. Ha coordinato e firmato il primo Tg realizzato da studenti, con il progetto triennale di videogiornalismo scolastico, in collaborazione con il Liceo Artistico Cassinari di Piacenza.
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