Volge quasi al termine la mostra dossier che vede protagonista il pittore piacentino Giovanni Paolo Panini, un progetto espositivo che ha voluto non solo analizzare i percorsi formativi e d’evoluzione stilistica del maestro del capriccio architettonico classico ma anche commemorare il suo più grande studioso, Ferdinando Arisi, nel decennale della sua dipartita. Tanti gli eventi che si sono susseguiti, cicli di conferenze (tra cui l’ultima oggi pomeriggio alle ore 18 a cura di Alessandro Malinverni), laboratori didattici che hanno coinvolto numerose classi delle scuole superiori piacentine. Una mostra che, come hanno ricordato i curatori, Marco Horak e Fabio Obertelli, “ha permesso di iniziare un interessante confronto tra studiosi su alcune tematiche paniniane ancora aperte, partendo proprio da alcuni ultimi studi svolti da Arisi nel 2013”. La dedica della mostra al compianto storico piacentino è stata declinata dai curatori in un’ottica di confronto di visioni “si è voluto per alcune opere portare sia la visione di Arisi che quella della più moderna critica; è il caso ad esempio di alcune tele da sempre considerate opere di Panini da Arisi, ma che oggi, grazie agli studi che sono apparsi a partire dagli anni duemila, si devono considerare opere certe di Alberto Carlieri. É quindi una finalità didattica quella proposta in mostra per poter avere un confronto diretto tra le tesi di Arisi da lui stesso mai ritrattate e la moderna critica artistica”.
“Come curatori abbiamo poi previsto una nota di approfondimento alla mostra che verrà pubblicata giugno prossimo, in accordo da dicembre con il Bollettino Storico dell’Archivio di Stato di Piacenza, per poter fornire un adeguato approfondimento su alcuni punti presentati in mostra. É il caso, anche, del ritratto di Panini studiato da Arisi che si lega inevitabilmente a una coppia di dipinti attribuiti alla mano di Nicolas de Largillièrre, uno alla National Gallery di Londra e l’altro alla Galleria degli Uffizi, che comportano una valutazione più dettagliata e precisa che esula dalla mostra dossier sulla formazione di Panini dedicata ad Arisi”.
Ancora due eventi aperti al pubblico legati alla mostra, Venerdì 17 marzo alle ore 18 presso la Sala degli Arazzi della Galleria Alberoni i curatori, Horak e Obertelli, parleranno delle opere alberoniane di Panini e sabato 18 marzo alle ore 16 una conferenza di finissage con i curatori e Raffaella Arisi, storica dell’arte e figlia del celebre Ferdinando.